Appello di centinaia: «Grazie don Gabriele, ora suonino le campane per Alfie»
Una lettera/appello di centinaia di firme da sottoscrivere: «La presenza di don Gabriele vicino ad Alfie ci conforta. Desideriamo sacerdoti che, consapevoli della loro paternità e vocazione, non ci abbandonino di fronte al male e nell’ora della morte. Chiediamo di far suonare le campane per il piccolo, certi che ci sono ancora molti sacerdoti capaci di gridare al mondo lo scandalo dell’Amore.
[ENGLISH VERSION] - A letter/appeal to be signed: "The presence of Don Gabriele near Alfie comforts us. We need priests who, aware of their paternity and vocation, do not abandon us before evil and in the hour of death. We ask to ring the church bells for the baby during his funeral, certain that there are still many priests capable of shouting to the world the scandal of love".
Sull'Eucarestia non si ammettono ambiguità
A stupire non deve essere il duro intervento del cardinale Eijk, piuttosto il silenzio di tanti vescovi e cardinali sulla fuga in avanti dei vescovi tedeschi sull'intercomunione, iniziativa che va a toccare il cuore della Rivelazione cristiana.
La Minetti come dj Fabo, il paradosso della libertà
Come il leader radicale favorì Dj Fabo nell’esercizio di un diritto – questa è la tesi dei giudici che vogliono assolvere Cappato - così la Minetti, portando alcune ragazze ad Arcore, aiutò loro e i clienti ad esercitare un diritto, cioè la prostituzione. La linea difensiva della Minetti non fa una grinza.
Alfie e Charlie, l'equivoco sui diritti dei genitori
Un editoriale del British Medical Journal ripropone il problema di chi debba decidere sul fine vita quando c'è conflitto tra genitori e medici. Questione mal posta perché il problema non è chi debba decidere, ma cosa si deve decidere. E l'eutanasia non si può decidere.
Democrazia avvilita, uno spettacolo penoso
Lo spettacolo offerto dai leader dei partiti dal 4 marzo è avvilente per tutti i cittadini. La democrazia italiana è avvilita da una classe politica che ogni volta si dice "deve cambiare", "è stata cambiata", ma che di fatto si rivela a ogni tornata elettorale peggiore di quella che è stata mandata a casa.
D'Agostino e il pregiudizio dell'accanimento terapeutico
Il professor Francesco D'Agostino ha diffuso un suo commento sul caso Alfie riferendosi, fra l'altro, alla ventilazione come a una forma di accanimento terapeutico. Un'affermazione chiaramente falsa.
Abusi in Cile, l'affaire "scotta" nelle mani di Francesco
Caso Cile, dopo aver ricevuto le vittime di abusi del sacerdote Karadima coperti dal vescovo Barros, si attendono le mosse di Papa Francesco. Sono stati fatti nomi e cognomi di altissimi prelati e suoi stretti collaboratori. Che decisioni prenderà per dimostrare di non coprire lo scandalo?
Ma che ignoranza il cardinale Marx
La sconcertante presa di posizione del cardinale Marx, che ha detto che senza Karl Marx non ci sarebbe Dottrina sociale della Chiesa. Un'operazione infantile, un gioco di balocchi. Il marxismo è la negazione dell’uomo perché è la negazione di Dio. Tra di esso e la Dottrina sociale della Chiesa non può esserci nessun rapporto se non di contrapposizione.
Parola d'ordine: confondere le idee sul caso Alfie
Alfie non è stato ancora sepolto, ma la gara per confondere la memoria di quanto è successo è già in pieno svolgimento. Dietro la narrazione dei "poveri genitori strumentalizzati" c'è il disegno di allargare la sorte di Alfie a tutti i disabili gravi.
Alfie, per i cristiani è il tempo della responsabilità
Non si può piangere soltanto, su vicende come quella di Alfie. Si deve contestare questa disumanità, e per i cristiani significa una autentica esperienza di essere popolo di Dio. È la certezza di una esperienza di vita che è profonda e vera, e quindi deve essere comunicata a tutti.
Giudici contro la legge pur di uccidere Alfie
Le linee guida del General Medical Council sul "miglior interesse" del paziente sono state contraddette da medici e giudici convinti che la morte del piccolo era la risposta alla sua vita. Inoltre, il documento specifica: «Non si dovrebbero formulare supposizioni ingiustificate in merito al superiore interesse di un bambino o di un giovane sulla base di fattori irrilevanti o discriminatori, come il loro comportamento, il loro aspetto o la loro disabilità».
Una morte che disorienta
La morte di Alfie disorienta perché non ci lascia nemmeno un minuto per piangere. Perché rovescia tutto il nostro modo di affrontare la vita. Perché non si riesce a pregare per lui. Pensare a lui, significa pensarlo nella gloria, mentre riposa sul seno della Vergine Maria, mentre si compiace del volto di Dio.