Terrorismo, l'Inghilterra ha la soluzione: non parlatene
Nessuna proposta viene avanzata per contrastare l'emergenza inglese, ed europea, del terrorismo islamico. Anzi, proprio il Regno Unito, sembra indicare una sola alternativa: smettere di parlarne, così passerà.
L'attacco al petrolio saudita può essere partito dall'Iran
L'attacco con droni a lungo raggio che ha colpito le installazioni petrolifere in Arabia Saudita, il 14 settembre, è stato rivendicato dagli Houthi, ma potrebbe non essere opera loro. Si potrebbe celare, infatti, la mano dell'Iran, con un lancio dal Sud dell'Iraq o direttamente dal territorio iraniano. Un passo in più verso la nuova guerra nel Golfo
Quando Chavez "affogava nella cocaina" gli Usa
Braccio di ferro fra la magistratura della Spagna e quella degli Usa per l'estradizione di Hugo Carvajal, ex capo dell'intelligence venezuelana, poi passato all'opposizione. Può essere lui la prova vivente di quel che si sospettava: che il regime di Chavez, ereditato da Maduro, è coinvolto nel narcotraffico fino ai massimi livelli
Lo stile (sinistro) di vita europeo porta ai migranti
Nelle competenze specifiche del nuovo Commissario c’è anche il portafoglio su “migrazioni e rifugiati”. Polemizzare sulla possibilità che esista un modo di vivere europeo è già sintomo di antieuropeismo sinistro, farlo con la scusa di non offendere i migranti è un cedimento allo straniero.
Guerra di droni nel Golfo. Colpito l'oro nero saudita
Un attacco con droni ha colpito il cuore dell'industria petrolifera saudita all'alba di sabato 14 settembre. Gli Houthi, ribelli sciiti dello Yemen, hanno rivendicato l'attacco. Ma l'Arabia Saudita e gli Usa accusano soprattutto l'Iran, che avrebbe fornito i droni alle milizie sciite locali. In attesa delle indagini, sale la tensione nel Golfo.
Bolton ha fatto il suo tempo, perciò Trump l'ha licenziato
Dietro la decisione di licenziare il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Usa John Bolton, ci sarebbe un'affermazione della politica estera di Trump e Pompeo. Una linea basata sul concetto di "America First" che fa e disfa le alleanze in modo flessibile in un mondo mutevole. L'intransigenza di Bolton appariva anacronistica.
Netanyahu contro Gantz, la sfida sul futuro di Israele
Martedì prossimo gli israeliani tornano alle urne per le elezioni anticipate. Regna la completa instabilità politica e ci saranno sicuramente sorprese. Netanyahu, premier in carica, è sfidato soprattutto dall'ex generale Gantz. In gioco ci sono temi importantissimi, quali l'annessione della valle del Giordano e la laicità dello Stato ebraico
O la "borsa" o i migranti. Erdogan ricatta l'Europa
Incassati i sei miliardi di euro promessi da Angela Merkel (ma pagati dalla Ue) nel 2016 per impedire nuovi flussi il presidente turco Erdogan torna a battere cassa. Lo fa minacciando nuove “invasioni” di clandestini. Una prima apertura alle sue richieste è arrivata dal premier olandese Mark Rutte, per il quale la Ue deve "andare incontro all' insoddisfazione della Turchia e rinegoziare i termini dell'accordo". Meno morbido il premier greco Mitsotakis che parla di "minacce" del presidente turco.
Finlandia-Ungheria, scontro tra due idee di Europa
Le relazioni diplomatiche tra ungheresi e finlandesi sono gelide. Con la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, la Finlandia vorrebbe legare il trasferimento dei fondi all’interpretazione dello “Stato di diritto”. Il problema è che si scontrano due opposte visioni: quella elitaria del “nuovo umanesimo” e quella intesa a rimettere al centro la famiglia e recuperare l’identità cristiana.
Hong Kong, la protesta guidata dai cattolici che resistono a Pechino
Le proteste di Hong Kong sono scoppiate con l’emanazione della nuova legge sull’estradizione, che avrebbe permesso alla magistratura della Cina comunista di processare cittadini di Hong Kong. Anche dopo che la legge è stata revocata la protesta continua. E' un popolo spaventato da un regime comunista in piena espansione, che non conosce più i limiti fissati dai trattati e che rischia di fagocitare le loro vite. Le dimostrazioni sono state avviate e guidate dai cattolici di Hong Kong, molto attivi anche se sono meno di un decimo della popolazione. Nonostante il pericolo della repressione violenta sia concreto, la gente sfida il gigante e continua a manifestare. Intervista a Steven Mosher, presidente del Population Research Institute e autore di The Bully of Asia.
Il piano di Erdogan per stroncare l'opposizione
La certezza di non poter più sfruttare il voto democratico per rendere perpetua la propria dittatura, ha spinto il presidente turco ad anticipare la corsa alla rielezione, rendendo ancora più feroce la sua campagna contro l'opposizione laica e moderata, condotta in maniera congiunta attraverso il potere giudiziario e il ministero dell'Interno.
Regno Unito, il Parlamento chiude con la Brexit in sospeso
Fra le proteste e i canti tradizionali dei gallesi, il Parlamento britannico ieri è stato chiuso e riaprirà solo il 14 ottobre, con il discorso della regina. Tutto fa pensare ad un autogol di Boris Johnson, che aveva “blindato” il dibattito parlamentare per arrivare al 31 ottobre con una Brexit senza altri accordi con l’Ue. Ma non è detta l'ultima parola