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Ecco perché Putin vuole conquistare l'Ucraina. E la religione è un pretesto
INTERVISTA/MARTA DELL'ASTA

Ecco perché Putin vuole conquistare l'Ucraina. E la religione è un pretesto

Il presidente russo Vladimir Putin, con il discorso del 21 febbraio, ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk. Ma non solo. Ha anche rimesso in discussione l'esistenza stessa dell'Ucraina, in quanto Stato indipendente e sovrano. A cosa mira, dunque? Visto il recente riconoscimento del Patriarcato di Kiev da parte del patriarca ecumenico Bartolomeo I, Putin vuole agire anche per una causa religiosa, per conto del Patriarcato di Mosca? Lo abbiamo chiesto a Marta Carletti Dell'Asta, ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana e direttore responsabile della rivista La Nuova Europa.


Media di parte: gogna per Fontana, silenzio per Speranza
COVID E PROPAGANDA

Media di parte: gogna per Fontana, silenzio per Speranza

La Lombardia, investita dalla prima ondata di Covid-19, venne sottoposta anche ad un bombardamento mediatico. Il governatore Fontana fu accusato di forniture illegali e di conti neri. Ma la magistratura ha reputato infondate le accuse. L'indagine della procura di Bergamo sul ministro Speranza (sul piano pandemico) passa sotto silenzio.


2022: fuga dalla squola
LE RAGIONI DI UN TRACOLLO

2022: fuga dalla squola

Per la scuola italiana c’è un’unica soluzione: abolirla. Quella statale, ovviamente. Meglio radere al suolo e rifare di sana pianta nel nome della concorrenza. Tutte le scuole siano imprese private e ogni preside attiri iscrizioni offrendo di meglio. Sogno una situazione nella quale volentieri tornerei a insegnare: col mio curriculum sotto il braccio mi presenterei a un preside e chiederei quanto sarebbe disposto a darmi. Se lui giudicasse che, con me, le iscrizioni aumenterebbero, mi darebbe quel che chiedo. 


Si illude chi spera nella pace preparando la guerra
NON SOLO UCRAINA

Si illude chi spera nella pace preparando la guerra

In momenti di tensione si dice sempre che "se vuoi la pace, prepara la guerra". Ma è sbagliato, l'esperienza dimostra che chi prepara la guerra non ottiene mai la pace, al massimo una tregua. Si deve cambiare atteggiamento e preparare invece la pace. E per i cristiani il modello è quello spiegato dal metropolita Antonij di Suroz.


Green pass, centinaia di avvocati dicono no
DIRITTI VIOLATI

Green pass, centinaia di avvocati dicono no

Iniziative, “scioperi della fame”, tentativi di dialogo con le istituzioni e anche almeno una denuncia formale verso il Governo, presentata a organi nazionali e internazionali. Nelle ultime settimane è cresciuta la mobilitazione degli avvocati, riunitisi a centinaia in vari nuovi gruppi, a difesa dei diritti (violati) di milioni di italiani.   


Polonia e Malta difendono la vita. Quindi l'Ue le accusa
ABORTO

Polonia e Malta difendono la vita. Quindi l'Ue le accusa

Il Rapporto sul rispetto dei Diritti Riproduttivi in Europa condanna Malta e la Polonia per le loro leggi contro l'aborto, in difesa del diritto alla vita. Anche al di fuori dell'Ue, la Cedu ha accolto le denunce di 15 organizzazioni pro-aborto in Polonia. Invece Malta è nel mirino della Commissaria per i Diritti Umani.  


«Nella Chiesa è tempo di una vera pastorale della vita»
L'INTERVISTA

«Nella Chiesa è tempo di una vera pastorale della vita»

«Per la Chiesa, la frontiera della vita è oggi ciò che in passato fu la dottrina sociale rispetto alla condizione degli operai: i bambini ai quali è impedito di nascere rappresentano la categoria più oppressa nel loro diritto fondamentale, quello della vita». Nasce un corso apposito di pastorale della vita. Intervista a don Maurizio Gagliardini.


Il lato musicale nascosto di san Pier Damiani
LA MEMORIA

Il lato musicale nascosto di san Pier Damiani

Ben noto è il san Pier Damiani uomo politico, riformatore ecclesiastico, raffinato poeta, acuto teologo e fustigatore dell'omosessualità nella Chiesa. Meno conosciuto l’abile compositore di melodiosi ritmi. Vediamone alcuni. 


La gratitudine di Stazio per Virgilio
IN PURGATORIO CON DANTE / 21

La gratitudine di Stazio per Virgilio


La collusione. Quei politici dell'Ue soci in affari di Putin
GAS E POTERE

La collusione. Quei politici dell'Ue soci in affari di Putin

L'eurodeputato Witold Waszczykowski, ex ministro degli esteri della Polonia, ha proposto una risoluzione di condanna del conflitto di interessi di molti alti esponenti europei cooptati in aziende di Stato russe. La risoluzione è stata bocciata da PPE e S&D. Il che rivela una vasta rete di collusioni fra la politica europea e la Russia che ci rende ricattabili.


Crisi Ucraina, trattati stracciati e rischio contagio
DOPO IL DISCORSO DI PUTIN

Crisi Ucraina, trattati stracciati e rischio contagio

Con il riconoscimento delle autoproclamate repubbliche di Lugansk e di Donetsk, in Ucraina, il presidente russo Putin non solo ha violato l'accordo di Minsk, ma soprattutto il Memorandum di Budapest del 1994, per cui l'Ucraina aveva distrutto o consegnato a Mosca tutto il suo arsenale nucleare (ereditato dall'URSS), in cambio della garanzia dell'indipendenza e della sovranità da parte delle 5 potenze nucleari. Un precedente pericoloso per la sicurezza mondiale, con un'Europa divisa e preoccupata da sanzioni che danneggerebbero essa stessa e una Cina che prende appunti per regolare la faccenda Taiwan.
- QUEI POLITICI UE SOCI IN AFFARI DI PUTIN, di Wlodzimierz Redzioch


Don Repole, un vescovo per una Chiesa umiliata
IL SUCCESSORE DI NOSIGLIA

Don Repole, un vescovo per una Chiesa umiliata

Il nuovo arcivescovo di Torino, Roberto Repole, è noto per la collana in cui chiamò a collaborare due autori in aperta antitesi a Ratzinger e alla CDF, nonché don Fumagalli con il suo «matrimonio progressivo». Lui stesso è stato relatore a un incontro, dal titolo ambiguo, di cristiani omosex. E applica il suo «pensiero umile» perfino ai dogmi.