- Islam
Arresti di cristiani in Libia
- Cristiani Perseguitati
- 28-04-2023
Le autorità hanno proceduto all’arresto a Tripoli di diverse persone: alcune accusate di proselitismo, altre di apostasia per essersi convertite dall’Islam al Cristianesimo
Le autorità hanno proceduto all’arresto a Tripoli di diverse persone: alcune accusate di proselitismo, altre di apostasia per essersi convertite dall’Islam al Cristianesimo
Tripoli è tornata a vivere giorni di guerra dopo la lunga battaglia del 2019, quando Haftar tentò di conquistarla. Ora ci prova il generale Bashagha, ma le milizie filo-governative hanno respinto anche il suo assalto. La Libia è negli interessi italiani per gas e flusso di immigrati, ma il governo Draghi sta sottovalutando la crisi.
La Onlus MakeLifeSkateLife e l'amministrazione di Tripoli hanno inaugurato un nuovo skate park nella capitale della Libia. Iniziativa lodevole. Ma la presentazione è surreale. Pare che tutti i problemi siano nella mancanza di inclusione di genere nello skateboard. Quando a Tripoli, ancora, le milizie si sparano.
Agli emigranti che continuano ad arrivare a bordo di piccole imbarcazioni si stanno forse per aggiungere centinaia di persone soccorse dalla Ocean Viking e dalla Sea Watch 3
Letta arriva al paradosso di contestare la politica d'immigrazione inaugurata dal Pd, nel governo Gentiloni. E proseguita anche dal governo di cui fa parte, quello di Draghi. Letta, infatti, propone di far saltare l'accordo con la Libia, sul ruolo della Guardia Costiera e affidare all'Ue un nuovo trattato.
Non esiste una gestione europea dell'immigrazione clandestina del Mediterraneo. Solo gli Stati possono proporre soluzioni. Spagna, Malta e Grecia fermano il flusso. L'Italia, con Conte 2 e Draghi, è l'unica eccezione. Letta vuole trasformare la missione navale Irini in soccorso. Farebbe la stessa fine della precedente missione Sophia.
Un week end di fuoco sul fronte dell’immigrazione clandestina ma che potrebbe costituire solo una timida avvisaglia dei ben più massicci flussi diretti in Italia da Libia, Tunisia, Algeria e Turchia. Le Ong, le agenzie dell'Onu e la sinistra italiana si oppongono ai respingimenti e vogliono, per ideologia, ancora più immigrazione in Italia.
La Guardia costiera libica ha individuato le imbarcazioni dirette in Europa e ha riportato indietro gli emigranti irregolari, accolti e assistiti all’arrivo dall’Oim
Il capo del governo di Accordo nazionale libico (GNA), Fayez al-Sarraj, ha ceduto ufficialmente ieri a Tripoli le redini della Libia al nuovo primo ministro, Abdul Hamid Dbeibah. Nel frattempo, nella Libia controllata da Haftar, l'Esercito Nazionale ha ucciso uno dei capi dell'Isis, "Abu Omar", responsabile del rapimento di italiani
È stato arrestato Abd al-Rahman al-Milad, ricercato per traffico di esseri umani e di carburante, e l’Unhcr ha ripreso il trasferimento in Niger di emigranti e rifugiati bloccati in Libia
Diverse operazioni condotte in Tunisia, Libia e Algeria tra il 15 e il 20 settembre hanno portato all’intercettazione e all’arresto di 687 emigranti illegali diretti in Italia
Meglio non farsi illusioni: il cessate-il-fuoco mediato da Russia e Turchia, non riunifica il Paese, ma semmai ne sancisce la divisione fra Gna e Lna. I leader attuali, rispettivamente Sarraj e Haftar, vacillano e potrebbero subentrare loro dei successori