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Islam

Arresti di cristiani in Libia

Le autorità hanno proceduto all’arresto a Tripoli di diverse persone: alcune accusate di proselitismo, altre di apostasia per essersi convertite dall’Islam al Cristianesimo

In Libia diverse persone sono state arrestate a Tripoli con l’accusa di aver abiurato l’Islam e di predicare il Cristianesimo. Un video diffuso dall’Agenzia di sicurezza interna mostra sei libanesi, tra cui una ragazza, un cittadino pakistano e due cittadini statunitensi che confessano le loro colpe. Le autorità non hanno rivelato l’identità dei due americani, ma è trapelato che entrambi lavoravano in una scuola di lingue privata di Tripoli, la Gateway International School, specializzata nell’insegnamento della lingua inglese. Secondo quanto si è appreso il primo americano è stato arrestato il 12 aprile e, secondo i mass media, si tratta di Jeff Wilson, fondatore dell’agenzia di consulenza Libya Business. Il giorno successivo è toccato a un uomo che a quanto pare insieme alla moglie opera come missionario della Assemblies of God, una organizzazione che ha la sua sede nello stato Usa dell’Arkansas. È stato accusato di “incitare i nostri bambini a rinunciare all’Islam e convertirsi al Cristianesimo”. L’Agenzia di sicurezza interna che ha provveduto all’arresto ha detto che si tratta del vicedirettore della Gateway International School. Entrambi i cittadini americani sono accusati di aver segretamente trasformato l’istituto in un centro di predicazione del Cristianesimo. La donna libica ha 22 anni e, secondo quanto è stato possibile accertare, ha abiurato l’Islam e si è convertita al Cristianesimo quando aveva 15 anni. Nel video ha spiegato come è diventata una “missionaria” e come ha cercato di convincere altri cittadini libici ad abiurare. In Libia l’Islam è considerato la religione di stato. I cristiani, che sono quasi tutti stranieri, godono di libertà di culto. Ma, come in altri stati a maggioranza islamica, tentare di convertire i musulmani ad altre religioni è proibito.