Lockdown illegittimi, un giudice dà l'esempio
Le limitazioni alla libertà personale possono essere decise soltanto dall'autorità giudiziaria per fondati motivi. Così un giudice di Reggio Emilia ha giustamente disapplicato il DPCM dello scorso marzo assolvendo due donne che giravano in violazione del lockdown.
Cinque piaghe legate alla crisi di Bose
Nella vicenda di Bose c’è forse un sommerso che non permette analisi globali, ma bisogna riflettere su almeno cinque punti. L’assenza di un processo formale e trasparente, l’insegnamento della storia, la scelta del delegato pontificio, il ritenere ancora Bose una “perla” a dispetto delle disobbedienze, le contraddizioni (non riconosciute) di Enzo Bianchi.
Il no al burqa è un no all’islamismo
La maggioranza degli elettori svizzeri, che ha votato per il divieto a indossare in luoghi pubblici burqa e niqab, viene tacciata di razzismo da neofemministe e islamo-gauchisme. In realtà qui non si tratta di libertà religiosa ma di abuso a fini politici (con danno per le donne) di un indumento, funzionale all’agenda ideologica di movimenti fondamentalisti. Anche l’Italia dovrebbe prendere esempio dalla Svizzera.
Il caso Bose rivela l'ambiguità di Roma
Tra Enzo Bianchi da una parte e il suo successore a Bose e il Papa dall'altra, si è aperto un contenzioso senza esclusione di colpi. Ma a lasciare sconcertati è che nulla si sappia dei fatti all'origine del provvedimento vaticano. Come è già accaduto in tante altre occasioni durante questo pontificato.
Un anno di pandemia, l'anno del coniglio
Se c'è un fil rouge capace di legare in un unico giro questi 365 giorni di pandemia, lo troviamo nella: insicurezza. Questo è stato l'anno dell'insicurezza. Il futuro si è ristretto, arriva solo fino al prossimo Dpcm. Ma è l'anno in cui trionfano gli insicuri, quelli che non vedevano l'ora di trovare un pretesto per giustificare la loro paura di vivere
Un direttore al femminile svela la guerra al reale
Le polemiche sul direttore d'orchestra donna che a Sanremo ha detto di non voler essere chiamata direttrice. Non è sufficiente il mutamento culturale per giustificare i mutamenti linguistici perché non tutti i cambiamenti culturali sono da accettare. Spesso la spiegazione sta nella realtà. Ad esempio nel mondo della musica sono pochi i maschi interessati alla carriera di arpista.
Il Sistema colpisce ancora. Stavolta tocca alla Meloni
Dopo Berlusconi e Salvini, le inchieste adesso colpiscono la Meloni. Il solito duo Repubblica-Espresso riferisce di un pentito che l'accusa di collusioni con la malavita. 8 anni fa. Sarà un caso, ma ogni volta che un leader di destra ottiene successi, il Sistema media-toghe inizia a gettar fango. Anche in caso di assoluzione, il fango resta.
Qualche idea per tenere aperte le scuole
Le parole del cardinale Bassetti, che chiede una proposta innovativa per le lezioni in presenza, sono importanti. Vanno sia frenati i contagi da Covid-19 sia mantenute, per uno sviluppo armonico degli studenti, le relazioni interpersonali. Fondamentale è investire, ora, nei trasporti (anche facendo il debito buono di cui parla Draghi) e garantire alle scuole una reale autonomia.
Il "lockdownismo" impone la conversione statalista
Anche in settori della politica e della classe dirigente in passato non certo lontani dalla comprensione delle dinamiche delle società di mercato (ai quali senza dubbio Draghi appartiene, così come molte forze di maggioranza e i governatori di molte regioni) si è fatta strada l'idea iperstatalista e iperdirigista secondo la quale qualsiasi “sincope” dell'economia (recessione, crollo della produttività, disoccupazione) si possa riparare quasi automaticamente con sussidi di Stato, senza lasciare danni.
Achille Lauro, blasfemia protetta dal politically correct
Facile dissacrare i simboli cattolici come ha fatto Achille Lauro a Sanremo. Ormai non indigna neanche più. Provi a farlo con l'islam tagliagole o con i simboli del politicamente corretto (gay, migranti, femminismo) di fronte a cui ci si inginocchia.
Myanmar abbandonato in nome del politicamente corretto
La brutale repressione dei militari birmani contro civili che chiedono il ripristino della democrazia prosegue nella sostanziale indifferenza della comunità internazionale. Non ultimo per la perdita di appeal di Aung San Suu Kyi, a cui si imputa la complicità nella persecuzione dei Rohingya, la minoranza islamica del paese.
“Era delle pandemie”? No, fobocrazia
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dice che «stiamo entrando in un’era delle pandemie» e, anche dopo il Covid, «il rischio resta». In realtà le pandemie - come la Spagnola, l’Asiatica, ecc. - ci sono sempre state, ma non hanno stravolto l’esistenza come oggi. La fobocrazia è il nuovo scenario che ci aspetta: comanda chi è capace di terrorizzare le masse.

