Nello scontro tra Germania e Africa la chiave di interpretazione del Sinodo
Il 16 ottobre 2014 è stato il "giovedì nero" del Sinodo Straordinario per la Famiglia, una protesta corale dei padri sinodali contro la relazione intermedia. Lo spiega George Weigel, in questa lunga analisi, pubblicata su First Things e riproposta, in italiano, da La Nuova Bussola Quotidiana.
«Non si può capire Cristo senza la Chiesa»
Nell'omelia della Messa del primo gennaio Papa Francesco ha invitato a non separare mai Cristo da Maria, e di conseguenza Cristo dalla Chiesa: Francesco cita il beato Paolo VI nella esortazione apostolica Evangelii nuntiandi: non è possibile «amare il Cristo, ma non la Chiesa, appartenere a Cristo, ma al di fuori della Chiesa».
Dio ha scelto una Madre per incontrare il mondo
Dio è il fondamento della legge naturale e se il primo di gennaio, la Chiesa celebra la festa della Madre di Dio, e cioè di una donna che non ha partorito nell’ordine naturale delle cose, non è per sovvertire la natura, ma al contrario per radicarla nella sua identità profonda. Dio si è fatto uomo, scegliendo per sé una madre. Questo ci dice la bellissima tela di Giovanni Antonio Bazzi, detto Il Sodoma. E certo non a caso, ma mai da nessuno fu per questo perseguitato.
La libertà cristiana contro la schiavitù del tempo
Al Te Deum in San Pietro, papa Francesco ha proposto un esame di coscienza sull'anno trascorso facendo scorrere il tempo nella memoria che diventa richiesta di perdono e insieme gratitudine verso Dio che ci perdona. La denuncia di una società che cedendo alla schiavitù dell'effimero, si perde la «qualità» del tempo e si confonde il bene con il male.
Il Papa contro la grande mezogna che emargina i malati
Papa Francesco per la XXIII Giornata Mondiale del Malato, formalmente datato 3 dicembre. Si tratta di un testo impegnativo e non sempre facile, dove il Pontefice torna su tre temi fondamentali del suo magistero. Al centro del messaggio, la «grande menzogna» per cui il malato non ha valore.
Belgio, il dramma di una Chiesa che insegue il mondo
Le recenti uscite del vescovo di Anversa in fatto di unioni gay sono il frutto di una Chiesa che nel dopo Concilio si è completamente appiattita sull'ideologia pansessualista, e il cui catechismo degli anni '90 ha creato scandalo per la sua deriva pedofila. Per non parlare dell'aperta contestazione al Papa di turno. Così l'adesione alla Chiesa cattolica è crollata, con una frequenza alla messa sotto al 5%.
L'Italia ora sa a che santi votarsi: il Papa e la Chiesa
Il Papa è l’unica figura pubblica in cui gli italiani sentano di avere fiducia: lo rivela l’indagine Demos per il quotidiano La Repubblica condotta alla fine del 2014. Tutti gli indicatori di fiducia sono in calo rispetto al 2013: politica, partiti, istituzioni, di nessuno il cittadino italiano sente di potersi più fidare. Resiste solo Francesco.
Babbo Natale ubriacone? Caro don, si legga Chesterton
«Babbo Natale? Solo un ciccione ubriacone, inventato dalla Coca Cola contro le feste che un tempo erano considerate sacre». L’omelia di Natale di don Ferdinando Mazzoleni, prete di Villasanta, ha scatenato il putiferio. Il don ha ragione, ma non è così che si annuncia Gesù Bambino. Ce lo dice Chesterton.
Papa Francesco alle famiglie extra-large. La politica: «Fa troppo poco per voi»
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Santa Famiglia, il Papa ha incontrato le coppie che hanno almeno quattro figli, appuntamento conclusivo del decennale dell'Associazione italiana Famiglie numerose. Il Papa si è rivolto ai politici richiamandoli al rispetto della Costituzione.
Stefano, i nuovi martiri e il diritto alla libertà di fede
«Oggi preghiamo in modo particolare per quanti sono discriminati e perseguitati e uccisi per la testimonianza resa a Cristo. Vorrei dire a ciascuno di loro: se portate questa croce con amore, siete entrati nel mistero del Natale, siete nel cuore di Cristo e della Chiesa». Così il Papa all’Angelus, ricordando il primo martire, santo Stefano.
Tra i profughi in fuga dalle stragi di Boko Haram
Fratel Fabio Mussi è un missionario del Pime ed è tra i pochi religiosi rimasti nell’Estremo Nord del Camerun. Fratel Fabio ha vissuto il Natale con i profughi in fuga da Boko Haram, il movimento fondamentalista islamico che con gli attentati alle chiese e i rapimenti semina il terrore. Ecco il suo racconto, una testimonianza di fede e speranza in una situazione dove dominano la violenza e la persecuzione dei cristiani.
«Quei bambini violentati o uccisi prima di nascere»
Nel suo secondo Natale, il Pontefice argentino si è rivolto Urbi et Orbi invocando la fine delle guerre e delle ingiustizie. «Il mio pensiero va a tutti i bambini uccisi e maltrattati, a quelli uccisi prima di vedere la luce. Ai bambini massacrati sotto i bombardamenti anche là dove è nato Gesù. Ancora oggi sopra il loro sangue campeggia l'ombra degli attuali Erode».