Nuovi poveri, a rischio le famiglie mono-reddito
I dati Istat rilevano 1 italiano su 4 a rischio povertà. Ad essere particolarmente esposte sono le famiglie mono-reddito, con un padre che lavora e la madre che cresce i figli. Per loro il rischio povertà e deprivazione sono doppi rispetto alle famiglie con più di un reddito. Una famiglia italiana paga 5 volte le tasse che paga una famiglia francese.
Renzi vuole la rivincita, ma non può votare ora
Stupisce che chi, nel fronte del “si”, ha sbandierato ai quattro venti i rischi di destabilizzazione del quadro politico in caso di vittoria del “no”, ora voglia contribuire a questa precipitosa scomposizione dello scenario. Renzi vorrebbe votare subito, ma non può. Si metta il cuore in pace e rifletta sui suoi errori, anziché pretendere di continuare a tenere in ostaggio il Paese.
La vita rinasce dal rapporto con Cristo
Mentre si svolgono trattative politiche in alto e in basso, noi non possiamo stare ad aspettare. Non si può aspettare per vivere, perché si vive ogni giorno. E arriva puntualmente a scuoterci l’invito dell’Avvento, con il grido del Battista: “Convertitevi, il Regno di Dio è vicino”....
Il lavoro comincia adesso
Non ci si può fermare alla soddisfazione per la vittoria dei "No". Coloro che oggi si proclamano vincitori, purtroppo, non sono certo meglio dello sconfitto Renzi. L'unica vera novità, anche politica, è l'apporto alla causa del "No" del popolo dei Family Day. Su questa base si può ricostruire, ma c'è bisogno che la Chiesa recuperi la sua missione educativa.
Gambia, la pacifica fine di una dittatura
Il mondo ha un dittatore in meno: Yahya Jammeh, presidente del Gambia ininterrottamente dal 1994. Questa volta, l'opposizione l'ha spuntata ed è stato eletto il suo rivale, Adama Barrow. Il Gambia è uno dei punti d'origine dell'emigrazione per l'Italia. I gambiani avranno più difficoltà ad ottenere asilo.
Ha votato Sì chi è immune alla crisi
Hanno votato Sì i quartieri più ricchi delle grandi città italiane, soprattutto a Milano, Torino e Roma. Hanno votato No le periferie. E a livello regionale è lo stesso: il Sì, oltre che nelle roccaforti del PD, vince nel Trentino Alto Adige, che è la regione più benestante d'Italia. Una somiglianza con i fenomeni Brexit e Trump è questa: votano i disillusi, stanchi dell'élite globalizzata.
La sconfitta che l'ex premier ignora
Il discorso della sconfitta di Matteo Renzi, da molti citato come esempio di sincerità e arte oratoria, è invece la spia di un declino della cultura politica del paese. Il premier (ormai ex) non ha compreso che gli italiani non sono arroccati sullo status quo, ma hanno rifiutato il cambiamento proposto da lui, che non ha neppure saputo spiegare.
-ANCHE I RICCHI VOTANO (SI') di Matteo Borghi
Viaggio nell'abisso delle conversioni forzate irachene
Madre e figlio raccontano i due anni trascorsi in una prigione dello Stato Islamico in Iraq. Conversioni forzate, uccisioni, umiliazioni continue, pestaggi. "Abbiamo recitato la professioni di fede in stato di costrizione, senza renderci conto di quello dicevamo. Ora vogliamo soltanto dimenticare queste atrocità".
Al doposcuola arriva Satana e dà i voti
Negli Stati Uniti si sta assistendo a un'escalation del movimento satanista. Il Satanic Temple è riuscito a entrare nelle scuole con corsi appositi. I membri della setta sostengono di voler insegnare “la gentilezza e l’empatia a tutte le persone”.
Viva dopo un aborto: la storia di Viola, l'altra "Jessen"
Questa immagine mostra due miracoli: quello di Gianna Jessen e quello di Viola, entrambe sopravvissute all'aborto. La piccola di appena tre anni sabato ha incontrato la statunitense, viva nonostante un aborto salino, in questi giorni in Italia per raccontare la sua storia di vita e perdono. La Nuova BQ intervista la madre di Viola: "E' la dimostrazione vivente che la vita non è in mano alla nostra volontà di distruggerla".
Il 4 dicembre è una vittoria della sussidiarietà
Tutti sono concentrati a inquadrare il risultato referendario come un rifiuto delle politiche di Renzi, ma sbaglierebbe chi vedesse in questo risvolto politico l'unica ragione del No. In realtà i cittadini hanno respinto il progetto neo-centralista e anti-sussidiario, che caratterizzava la riforma Renzi-Boschi. L'affluenza alta dimostra che nel nostro Paese quando la posta in gioco è importante, la gente vota. La riforma della Costituzione va fatta, ma in un altro modo.
-IL PAESE NON GLI CREDE PIU' di Ruben Razzante
-C'E' IL POPOLO, NON I CAPI di Alfredo Mantovano
-UN REFERENDUM DEL GENERE di Roberto Marchesini
Austria: vince il verde, ma il futuro è blu
Nel ballottaggio (ripetuto) in Austria confermata la vittoria dell'ecologista Alexander Van der Bellen, seppure con un margine di appena 3 punti. Ma l'FPÖ di Norbert Hofer è la vera forza emergente e potrebbe candidarsi a guidare il Paese nel 2018.



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