Crescono i cristiani anche se perseguitati
Il numero dei fedeli in Asia aumenta benché siano solo due i paesi a maggioranza cristiana e nonostante i livelli elevati di persecuzione subiti dove sono una minoranza

Metà dei 50 paesi in cui secondo l’onlus Open Doors i cristiani subiscono livelli estremi e molto elevati di persecuzione sono asiatici. E sono asiatici otto dei13 paesi in cui la persecuzione è classificata come estrema. Solo due dei 49 paesi asiatici sono a maggioranza cristiana: le Filippine e Timor Est. Negli altri i fedeli sperimentano in diversa misura molestie, intimidazioni, violenza, isolamento politico e sociale, discriminazioni, leggi contro la conversione al cristianesimo, opposizione alla costruzione di luoghi di culto, controlli e limitazioni alle pratiche religiose, difficoltà di accesso alla Bibbia e ad altro materiale religioso, arresti e incarcerazioni arbitrarie e altre forme ancora di repressione e persecuzione. Tuttavia il loro numero continua a crescere sia nei paesi governati da regimi comunisti sia in quelli in cui la maggioranza della popolazione è musulmana, indù e buddista. Nel 2024 erano circa 415 milioni, pari all’8% della popolazione totale del continente, mentre nel 1910 ne costituivano solo il 3%. L’aumento è stato particolarmente rapido negli ultimi anni, a partire dal 2020: in media dell’1,6% all’anno. Dal 6% al 9% dei cinesi, ad esempio, ormai sono cristiani e secondo alcune stime la percentuale è ancora superiore: tra il 10% e il 15%. Su un totale di 1,4 miliardi, secondo le stime più prudenti i cinesi cristiani sarebbero da 85 a 130 milioni. In Mongolia, altro esempio significativo, fino alla fine del secolo scorso il cristianesimo era quasi inesistente mentre adesso nel paese ci sono centinaia di comunità e di chiese cristiane. Nella Corea del Sud a partire dagli anni 60 del secolo scorso la crescita del cristianesimo è stata tale che oggi è il paese che manda più missionari all’estero dopo gli Stati Uniti. L’area geografica in cui la crescita è maggiore è il sud est asiatico. Quanto alla condizione sociale, molti dei nuovi fedeli vivono in aree urbane e appartengono al ceto medio.