Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pio X a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La libertà di dire sì

Molti sono chiamati, ma pochi eletti (Mt 22,14)

Schegge di vangelo 21_08_2025 English Español

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole ai capi dei sacerdoti e ai farisei e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». (Mt 22,1-14)


Dio affida a ciascuno di noi compiti unici, che solo noi possiamo realizzare. Tuttavia, l’amore autentico implica sempre la libertà: fin dalla creazione, gli uomini e gli angeli sono liberi di accogliere o rifiutare l’invito all’amore divino. Questa libertà consiste nella possibilità di scegliere Dio, il Bene più grande, oppure di preferire qualcosa di minore, anteponendo a Lui sé stessi o altre realtà create. Nella parabola evangelica, quelli che, pur essendo stati invitati, non vengono scelti sono coloro che decidono di occuparsi di ciò che ritengono più importante, trascurando la chiamata di Dio. Il loro errore sta proprio nel sostituire Dio con qualcos’altro, compiendo così un atto di idolatria. È una tentazione che può toccare anche noi: mettere al centro della vita qualcosa che prende il posto del Signore. Per questo è essenziale domandarsi con onestà dove sia oggi il nostro vero cuore. Stai mettendo Dio al centro delle tue scelte quotidiane? C’è qualcosa a cui stai dando più importanza di quanta ne dai a Lui?