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La rivoluzione conservatrice della giustizia americana
AMY CONEY BARRETT

La rivoluzione conservatrice della giustizia americana

Una volta confermata alla Corte Suprema la nuova giudice conservatrice cattolica Amy Coney Barrett, cosa cambierà? Rimarrebbe deluso chi cercasse effetti e ricadute sulle elezioni presidenziali. Le nomine dei giudici, a tutti i livelli, da quello distrettuale fino alla Corte Suprema, è una rivoluzione conservatrice della giustizia americana, già compiuta. Ed è una buona notizia.


La geniale pedagogia di Dante. Sesta puntata (VIDEO)
ALL'INFERNO CON DANTE /6

La geniale pedagogia di Dante. Sesta puntata (VIDEO)

La sesta puntata della video-rubrica "All'Inferno con Dante" a cura di Giovanni Fighera. 


Dal comunismo al politically correct: perché la Sinistra non ha fallito
IL LIBRO

Dal comunismo al politically correct: perché la Sinistra non ha fallito

Chi pensa che la Sinistra (cioè il marxismo) abbia fallito perché non si occupa più del proletariato operaio sbaglia. Ha semplicemente cambiato cavalcatura in perfetta coerenza con la sua filosofia, la c.d. sinistra hegeliana in cui il marxismo si autocollocava. Il suo metodo è la dialettizzazione dei contrasti per far trionfare la rivoluzione. E qual è lo scopo della rivoluzione? La rivoluzione stessa. Semplicemente, la lotta di classe non è più economica, ma è qualcos’altro: neri contro bianchi, donne contro uomini (femminismo), gay contro etero e via così. L’ultima mutazione della Sinistra è la Politically Correctness. Il Saggio di Cammilleri nel nuovo libro edito da Solfanelli. 


Barrett alla Corte Suprema, sì definitivo del Senato
UFFICIALE

Barrett alla Corte Suprema, sì definitivo del Senato

Con un voto di 52-48 il Senato americano ha confermato la nomina fatta da Donald Trump: Amy Coney Barrett siederà alla Corte Suprema, dove la giudice cattolica e madre di sette figli (due adottati) prenderà il posto della liberal Ruth Bader Ginsburg. Gioia dei gruppi pro vita.


Guai a chi tocca l'aborto: Polonia a ferro e fuoco
CHIESE PRESE D'ASSALTO

Guai a chi tocca l'aborto: Polonia a ferro e fuoco

La feroce violenza di piazza dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito l'aborto eugenetico: chiese profanate in tutto il Paese e scontri provocati da pseudo difensori della donna: ecco il vero volto dei promotori dell’aborto in tutta Europa. Il coraggio dei vescovi, con la chiesa presa d'assalto: «La Chiesa non può cessare di difendere la vita».

 


Elezioni 2021: candidati civici per le grandi città
IL PROSSIMO VOTO

Elezioni 2021: candidati civici per le grandi città

Nel 2021 si torna al voto per il rinnovo dei sindaci, anche quelli di Roma, Milano e Torino. Manca poco e i partiti stanno selezionando dei candidati civici, fuori dai giochi partitici. A Milano, il centrodestra deve trovare un candidato per sfidare Sala, che quasi certamente si presenta. A Roma si ripresenta la Raggi e la sinistra presenta Calenda. A Torino si ritira la Appendino.


Sudan e Israele, dalla guerra totale alla pace
SUCCESSO DIPLOMATICO

Sudan e Israele, dalla guerra totale alla pace

E’ passata in sordina, come sempre, l’ultima iniziativa di pace dell’amministrazione Trump: la normalizzazione delle relazioni fra il Sudan e Israele. Per chiunque sia addentro alla storia del conflitto mediorientale, si tratta invece di una piccola svolta epocale. La pace non è sbocciata all’improvviso, ma un cambio di regime e l'attivismo dell'amministrazione Trump l'hanno resa possibile


Messe sì, cinema no. Chi soffia per chiudere le chiese
COVID

Messe sì, cinema no. Chi soffia per chiudere le chiese

Il mondo dello spettacolo si lamenta - giustamente - della chiusura di cinema e teatri, ma accanto c'è un kulturame capitanato da Veltroni che rinfaccia al governo l'apertura delle chiese e si chiede «perché le Messe sì e i cinema no». Due cose ontologicamente diverse, eppure si soffia sul fuoco per arrivare a un lockdown delle chiese, alla vigilia della decisione del CTS e facendo leva sul già visto "senso di responsabilità" dei vescovi.


Luisin, il ciclista che arrivava ultimo per essere primo
GIRO D'ITALIA

Luisin, il ciclista che arrivava ultimo per essere primo

Il ciclista Luigi Malabrocca, nato 100 anni fa a Tortona, amava arrivare ultimo: aveva capito bene che primum vivere deinde vincere, incarnando alla perfezione il detto «Chi va piano, va sano e va lontano».


La paura del Covid mascherata da prudenza
LA VERA virtù

La paura del Covid mascherata da prudenza

Adottare comportamenti che bisognerebbe definire compulsivi è diventato sinonimo di virtù: perciò la prudenza è stata svalutata nel suo significato, divenendo la copertura delle nostre più o meno giustificate paure, mentre essa è la capacità di raggiungere con mezzi adeguati il Bene sommo che non è certo la salute fisica.


La Chiesa non censuri san Paolo, ma annunci la via per la salvezza
Omosessualità/La lezione di Biffi

La Chiesa non censuri san Paolo, ma annunci la via per la salvezza

Un testo del compianto cardinal Biffi ricorda che il cristiano deve sempre distinguere il rispetto dovuto alle persone dal rigetto di ogni “ideologia dell’omosessualità”. La Lettera ai Romani (1,21-32) insegna che i rapporti contronatura e la loro approvazione sono figli dell’esclusione di Dio dalla società e del rifiuto di dargli gloria. Ma oggi quei passi sono censurati anche da tanti biblisti. Eppure, la loro attualità è evidente. La Chiesa dovrebbe avvisare che coloro che compiono quegli atti, in piena avvertenza, camminano verso l’Inferno. E indicare loro che possono ancora giungere alla gioia eterna, accogliendo la grazia di Gesù Cristo.
- VENDOLA E FRATELLI TUTTI


Nigeria, infiamma la protesta #EndSars (che non è il virus)
ALMENO 69 MORTI

Nigeria, infiamma la protesta #EndSars (che non è il virus)

Esteri 27_10_2020 Anna Bono

Un video-denuncia sui social e poi le proteste, degenerate in violenze. È di almeno 69 morti il bilancio degli scontri tra le forze dell’ordine e il movimento #EndSars, nato per chiedere l’abolizione dell’unità di polizia anticrimine ritenuta responsabile di vari abusi. La Sars è stata intanto sciolta, ma la rivolta - che mette in discussione l’intera struttura della società nigeriana - continua.