I manifesti di Pro Vita, censurati da chi è contro la libertà
Strappati e imbrattati dal vandalismo ideologico in diverse città italiane e in almeno tre (Bergamo, Milano, Trento) addirittura rimossi dalle giunte comunali. Nonostante fossero regolarmente autorizzati. I manifesti di Pro Vita contro gli effetti deleteri della Ru486, sia per i bambini che per le donne, confermano le contraddizioni degli abortisti. L’associazione prepara i ricorsi. E si organizzano veglie contro la censura.
Una Buona Novella: il principio della nostra missione
Ogni giorno leggiamo i fatti partendo dalla consapevolezza che Dio si è fatto uomo. È per via di questo avvenimento che guardiamo con passione a tutto ciò che concerne l’umano: se Dio si è lasciato coinvolgere fino in fondo dalla storia, allora dobbiamo avere cura e intelligenza per tutto ciò che accade. Ecco la missione della Nuova Bussola. Ecco da dove sorge il nostro invito a “Sollevare lo sguardo”. DONA ORA!
Tra poltrone e recessione si affaccia Draghi
I segnali d’allarme per l’economia crescono ogni giorno di più, l'Istat certifica il declino del sistema produttivo: 73.000 imprese chiuse, 17.000 non riapriranno. E mentre il governo pensa al rimpasto si affaccia Draghi che spiega come si deve usare il Recovery fund: «Produrre crescita».
Fico non si faccia usare dalla propaganda islamista
I Fratelli Musulmani approfittano anche del caso Regeni per cercare di destabilizzare Al Sisi, con una campagna di propaganda. Purtroppo il presidente della Camera Roberto Fico si presta al gioco, facendosi intervistare da Al Jazeera e rilasciando dichiarazioni forti, contro la prudenza diplomatica italiana.
Biden eletto presidente. Ma Trump non concede
Con 306 voti democratici e 232 repubblicani, il Collegio Elettorale ha eletto Joe Biden presidente degli Stati Uniti il lunedì 14 dicembre 2020. Contrariamente a quel che ci si poteva attendere, Donald Trump non ha ammesso la sconfitta (almeno finché questo articolo va online) e ha annunciato che le sue cause legali, contro sospetti di brogli, debbano andare avanti fino in fondo.
Chesterton difendeva la proprietà privata dal capitalismo
Come l’enciclica Rerum novarum di Leone XIII, Chesterton aveva difeso l’inviolabilità della proprietà privata. Sapeva che il social-comunismo era una falsa soluzione al problema del capitalismo: “C’è qualcosa di irritante e bizzarro nel dire che quando il capitale diventa troppo nelle mani di pochi, la cosa giusta da fare è rimetterlo nelle mani di molti”. Per lui la proprietà era un deposito affidato dalla Provvidenza per il bene comune.
Beethoven e la Messa solenne, tra titanismo e fede
Il 16 dicembre di 250 anni fa nasceva Ludwig van Beethoven, uno dei più grandi geni della musica, colpito dalla sordità sul finire della vita terrena. Lasciò un’impronta vigorosa nel campo dell’armonia, prendendosi licenze a tratti spregiudicate. Cattolico, ma forse poco praticante, scrisse una Missa solemnis che si presta a un duplice giudizio, frutto del suo titanico mondo interiore e del grido a Dio, a volte disperato, altre giubilante.
- SUONATA DAVANTI A PAOLO VI, di Massimo Scapin
Vaticano o Saturno? Ci tocca anche il presepe alieno
Il brutto e discutibile presepe vaticano: il messaggio è chiaro, esplicito, intenzionale. Non è più la sacra rappresentazione di un fatto avvenuto, ma il pretesto per dire altre cose che urgono al mondo - soprattutto al mainstream culturale - e alla società odierna.
In viaggio tra la palude stigia e la città di Dite nel V cerchio- 13^ puntata (VIDEO)
Tredicesima puntata della video-rubrica "All'Inferno con Dante" a cura di Giovanni Fighera.
La Messa di Beethoven, un incanto per Paolo VI
Nel 1970 ricorreva il 2° centenario della nascita di Beethoven e il 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Paolo VI. Per l’occasione venne eseguita in Vaticano la Missa solemnis del compositore tedesco, con grande gioia del Papa e 144 emittenti collegate con la Rai. Un’opera, quella di Beethoven, per cui ha speso parole importanti anche Benedetto XVI.
Lockdown, così siamo diventati polli di allevamento
I politici si scandalizzano per la folla del fine settimana in giro per le città: ma se concedi solo pochi giorni per uscire e incentivi anche gli acquisti nei negozi, cosa ci si può aspettare di diverso? La verità è che stiamo assistendo a un crescendo di dispotismo che ci fa tutti consegnare la nostra libertà nelle mani dello Stato.
Che fine fa la Brexit? Muro contro muro a Bruxelles
Il negoziato sulla Brexit continua. Nonostante sia stato sciolto il nodo della frontiera di terra fra Irlanda del Nord e Repubblica di Irlanda, restano tre grandi questioni su cui Ue e Regno Unito non riescono a trovare un punto di incontro: pesca (e acque territoriali), parità di condizione delle regole e sede dell'arbitrato. Per Johnson è meglio nessun accordo che un cattivo accordo.