L’oggetto della Carità - Il testo del video
Dio è il fine ultimo della Carità, così come è la sua stessa sorgente. In Dio stesso si amano gli altri tre oggetti della carità: il prossimo, noi stessi e il nostro corpo. La carità perfetta dunque tende a Dio e in Dio si allarga al suo prossimo.
Marco, il Vangelo "romano", di Luisella Scrosati
Anche gli studi di Marta Sordi e Ilaria Ramelli, che hanno lavorato su diverse fonti antiche, tra cui anche quelle meno note, portano alla conclusione che il Vangelo di Marco sia stato scritto a Roma tra il 42 e il 45, negli anni della prima permanenza a Roma di Pietro.
L’oggetto della Carità
Dio è il fine ultimo della Carità, così come è la sua stessa sorgente. In Dio stesso si amano gli altri tre oggetti della carità: il prossimo, noi stessi e il nostro corpo. La carità perfetta dunque tende a Dio e in Dio si allarga al suo prossimo
Tentativi di pace, dopo le violenze di fine Ramadan
La Spianata delle moschee, nell'ultimo venerdì di Ramadan, è tornata ad essere il luogo di scontro tra musulmani ed ebrei. «È fondamentale che i soldati israeliani depongano le armi e che i palestinesi interrompano le azioni terroristiche», dice mons. William H. Shomali, vicario del Patriarcato di Gerusalemme.
Laurent Ulrich, un moderato progressista a Parigi
Nominato da papa Francesco come nuovo arcivescovo di Parigi, mons. Ulrich proviene dall’arcidiocesi di Lilla dove ha individuato come priorità temi quali la sinodalità e i migranti. Si è schierato contro adozioni e unioni omosessuali. Nell’audizione con la Ciase ha individuato nel “clericalismo” una delle cause degli abusi.
Gli oratori per san Pio V, il «Papa del Rosario»
L’1 maggio di 450 anni fa moriva il domenicano Michele Ghislieri, divenuto Papa nel 1566 con il nome di Pio V. Instancabile difensore della fede, attribuì la vittoria di Lepanto all’intercessione della Madre celeste. Diversi gli oratori musicali a lui dedicati, tra cui “L’empietà delusa”, che ci dice quanto il demonio trovasse scomodo questo grande santo.
Messa in maschera: la Cei cede a ipocondria di Stato
La Chiesa si allinea al paternalismo ipocondriaco di Stato dettato da Speranza e non potendo obbligare le mascherine a Messa, si limita a raccomandarle. Un'assenza di chiarezza che porterà a diatribe tra fedeli. Le norme devono dire se un'azione è lecita o proibita, non se è raccomandata perché questo apre a derive da stato etico.
- OBBLIGHI INFINITI di R. Razzante
Ma guarda: anche i non vaccinati (se curati) guariscono
Il celebre teorema di Draghi, “non ti vaccini, ti ammali, muori”, trova l’ennesima smentita da uno studio scientifico italiano pubblicato sull’American Journal of Biomedical Science & Research: 966 pazienti, tutti non vaccinati e quasi tutti guariti con i classici FANS, tra i quali svetta l'indometacina.
Mascherine, quegli obblighi infiniti che isolano l’Italia
Solo in Italia, fatta esclusione per la Cina, continueranno fino all'estate inoltrata le misure anti-Covid. Viene meno il Green Pass, ma resta l'obbligo della mascherina per moltissime circostanze, fino alla metà di giugno. Le contraddizioni non si contano: mascherina al cinema, ma non in discoteca, per esempio. Proteste delle categorie colpite.
Cari politici in armi, non ci rappresentate
In queste settimane assistiamo non solo all’escalation di una politica a sostegno della guerra in corso, ma anche alla legittimazione nell’uso delle armi, dimenticando che la morte procurata non è mai un atto cristiano. Con le armi facciamo vincere la morte, non la pace.
Müller: un Concistoro per dire al mondo che la pace viene da Dio
«Ogni guerra è figlia del peccato originale, le armi dei cristiani sono la preghiera e l’annuncio del Vangelo della pace». «È assurdo che Putin si dica cristiano e poi ordini di uccidere uomini che sono immagine di Dio; ed è inconcepibile che una Chiesa cristiana diventi strumento del nazionalismo». «Un conto è aiutare l’Ucraina a difendersi, un altro usarla per altri interessi politici da perseguire». «L’invio delle armi è una questione molto delicata, si deve trovare un punto di equilibrio tra evitare l’escalation ed evitare che Putin minacci altri paesi». Parla il cardinale Gerhard L. Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, in questa intervista alla Bussola.
- CARI POLITICI, NON CI RAPPRESENTATE, di Rosalina Ravasio
Cognome della madre, vizi di una sentenza "femminista"
Il cognome del padre rispettava un ordine antropologico. Invece la sentenza della Corte sul cognome della madre evidenzia influenze femministe e tre vizi: non c'è esigenza sociale; il figlio si potrebbe sentire depauperato di un lato paterno e la madre porta il cognome del padre: così la Corte si è infilata in un corto circuito.