Non in nostro nome. Solidarietà al popolo armeno, al Papa e al Catholicos
"Non in nostro nome. Solidarietà al popolo armeno, al Papa e al Catholicos". Questo il titolo dell'appello-manifesto sottoscritto da esponenti cattolici, ebrei e intellettuali italiani e indirizzato al governo.
Se Bruxelles fa pressioni per l'ambasciatore gay
Minacce dall'Europarlamento: il Vaticano viola i Diritti Fondamentali, accusa il gruppo dei Liberali e Democratici. Si intensificano le pressioni perché la Santa Sede ceda sulla nomina di Laurent Stefanini ad ambasciatore della Francia. È la prova che si tratta di una trappola politica. Con buona pace di Vatican Insider.
Spari ai soccorritori, Italia umiliata in mare
Non contenti di aver sparato (a febbraio) contro un'unità della Guardia Costiera italiana, gli scafisti libici, questa volta, usano una nave della loro guardia costiera per intimidire l'equipaggio di un nostro rimorchiatore. Hanno sparato colpi in aria per accelerare il trasbordo dei clandestini e riprendersi il barcone.
La globalizzazione aiuta i poveri. Per questo la odiano
È criticata e vituperata come il peggiore dei mali. Eppure la globalizzazione può costituire una grossa opportunità di riscatto. Le statistiche dimostrano come lo sviluppo umano, in tutti i sensi, tragga beneficio dallo scambio internazionale, soprattutto nelle realtà più povere del mondo.
Perché Renzi sta con la Turchia e non col Papa
Venti miliardi di dollari di scambi commerciali con la Turchia e il nuovo gasdotto che sostituirà le forniture russe e algerine: ecco perché Renzi e i ministri del suo governo si guardano bene dall’usare la parola genocidio quando parlano degli armeni massacrati un secolo fa dai turchi. Per non irritare il presidente Erdogan.
ECCO TUTTI I GENOCIDI DEI TURCHI di Marco Respinti
Non solo gli armeni, ecco gli altri massacri dei turchi
Grazie a quella che oramai è una vera messe di libri e di testimonianze, l’olocausto armeno è cosa finalmente nota. Ma praticamente pochissimi ricordano o persino sanno che negli anni della mattanza turca ai danni degli armeni i turchi perpetrarono altri genocidi.
Due cardinali avvisano Kasper: la dottrina non si discute
«Un cambiamento della dottrina, è impensabile. Chi tuttavia lo fa consapevolmente è un eretico anche se indossa la porpora romana». Lo dice il cardinale Walter Brandmuller, in opposizione alle tesi di Kasper al Sinodo. Concetti ripetuti anche dal cardinale Muller, prefetto della Congregazione per la fede.
«La teoria del gender esprime una frustrazione»
Nell’udienza generale, come aveva fatto nel corso dei viaggi nelle Filippine e a Napoli, il Papa ha condannato la teoria del gender, come «passo indietro» ed «espressione di una frustrazione». Il Papa ha ricordato che «la differenza sessuale nell’uomo e nella donna essa porta in sé l’immagine e la somiglianza di Dio». La vocazione è un esodo. Messaggio per la Giornata
«Salvate Asia Bibi, l'Europa può fare molto»
La Nuova BQ incontra il marito e la figlia della donna pachistana condannata a morte per una falsa accusa di blasfemia, che si appellano alla comunità internazionale e chiedono una parola del Papa. Ecco le condizioni della donna in carcere. E anche i suoi familiari ricevono continue minacce di morte.
Aleppo, Pasqua di martirio sotto i razzi
I ribelli siriani hanno iniziato a bombardare Aleppo con mortai e razzi Grad. Ed è un massacro. La drammatica testimonianza dei capi delle confessioni cristiane: «Siamo andati e abbiamo visto e abbiamo pianto: corpi estratti dalle macerie, brandelli attaccati alle pareti e sangue mescolato al suolo della patria! Decine di martiri di ogni religione e confessione, feriti e mutilati, uomini e donne, anziani e bambini».
Sulla storia del genocidio, il Papa rompe tre tabù
“Laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita; nascondere o negare il male è come lasciare che una ferita continui a sanguinare senza medicarla!”. Così Papa Francesco ha rotto il tabù turco, parlando apertamente di genocidio armeno. Ma non solo: ha anche equiparato nazismo e stalinismo.
Non ci sono più le tangenti di una volta. Meglio così?
C’erano una volta le tangenti, oggi invece ci sono solo le piccole mazzette, degne per i piccoli corrotti e corruttori di oggi. Non siamo al 1992, ai tempi di Di Pietro e dei grandi tangentari di una volta. Oggi, gli affari si fanno in altro modo (il cosiddetto “sistema”), mica con la mazzetta nelle mutande. Meglio adesso?