Erdogan vuole altro denaro dall’Europa per fermare gli emigranti irregolari
Incassati dall’Unione Europea quasi tutti i sei miliardi di euro concordati nel 2016 per fermare gli emigranti irregolari, la Turchia tenta di negoziare un nuovo accordo miliardario
Erdogan perde la "sua" Istanbul, speranza per la Turchia
La contestata ripetizione delle elezioni per il sindaco di Istanbul regala un risultato ancora più mortificante per Erdogan, con una larga vittoria di Imamoglu, candidato delle opposizioni. Ora il "sultano" non controlla più le tre principali città della Turchia, malgrado il forte controllo dei media.
E ora Erdogan vuole aprire licei islamici in Francia
Erdogan ha incaricato una delegazione di fare un sopralluogo nei licei internazionali della Francia, per studiare dove poter costruire scuole superiori islamiche. La decisione dovrà essere concordata con il governo transalpino, ma l’idea del presidente della Turchia è preoccupante perché investe sia la dimensione politica dell’islam sia quella religiosa.
La Promessa, il film per non dimenticare il genocidio armeno
Il genocidio armeno è stato narrato non molte volte dal cinema. L’ultima in ordine di tempo è la pellicola americana The Promise del 2016, che schiera un cast di tutto rispetto. Il film ha attirato su di sé operazioni di trolling, forse da parte di nazionalisti turchi, schierati in accordo alla linea negazionista del presidente Erdogan.
Emirati Arabi, una breccia nel mondo islamico
Al Jazeera, la Turchia di Erdogan, i Fratelli Musulmani: sono le uniche voci nel mondo arabo a non applaudire la visita e le parole del Papa negli Emirati. È la dimostrazione che il mondo islamico si sta dividendo in due e il Papa indica con chiarezza quale parte privilegiare per un dialogo.
- IL PAPA: DICHIARAZIONE CON L'ISLAM APPLICA IL CONCILIO, di Nico Spuntoni
Erdoğan arrogante, Merkel in imbarazzo
Il presidente turco a Berlino inneggia ai Fratelli musulmani e si presenta con una lista di 69 turchi presenti in Germania di cui chiede l'estradizione. E la cancelliera Merkel commenta: “Ci sono ancora differenze profonde”.
Turchia: giornalisti "terroristi", tutti in galera
Metin Duran, giornalista, è stato incarcerato con accuse di terrorismo il 30 marzo 2018. Dal 2015 non parla più ed è paralizzato da un ictus, ma la magistratura turca lo ha ritenuto ancora pericoloso. E' il caso più eclatante di una repressione che, per volontà di Erdogan, colpisce i giornalisti. Li vede come i "giardinieri che innaffiano il terrore".
"Per il bene di un pastore" si aggrava la crisi Usa-Turchia
“Per il bene di un pastore, stanno arrivando al punto di rompere le relazioni con la Turchia”, dice il portavoce del presidente turco Erdogan, Ibrahim Kalin. Già dice tutto sul diverso valore attribuito alla persona e alla sua libertà negli Usa e in Turchia e riassume bene l’origine di questa crisi, che è prima religiosa, poi politica infine economica.
Turchia, una diga sui fiumi dei curdi. Per assetarli
La maxi-diga turca realizzata a Ilisu rischia di far morire di sete un pezzo di Iraq. Non uno qualsiasi. Perché in quell'area la popolazione è prevalentemente curda e dunque l'obiettivo appare più che chiaro. In un momento di crisi idrica vuol dire condannare quei territori alla desertificazione.
Jihad demografico, il grande disegno della Turchia islamica
"Se questa tendenza continuerà la popolazione musulmana sarà più numerosa della popolazione cristiana in Europa ... Questo ha aumentato la retorica nazionalista e antislam. Ma non esiste rimedio: l'Europa sarà musulmana". Parola di Alparslan Kavaklioğlu, membro del partito di governo turco AKP. Operazioni in corso
Afrin, curdi sconfitti. Violenza turca, vergogna europea
Solo tre anni fa, i combattenti curdi della Siria settentrionale erano "eroi": combattevano contro l'Isis e lo sconfiggevano. Adesso sono stati attaccati e battuti ad Afrin dalla Turchia (membro della Nato) e dalle milizie dell'Esercito Siriano Libero (anch'esse alleate, contro Assad). E allora l'Europa volta lo sguardo e tace. Anche se nella città conquistata è piena crisi umanitaria, con centinaia di morti e almeno 150mila civili in fuga.
JIHAD DEMOGRAFICO, IL GRANDE DISEGNO DELLA TURCHIA ISLAMICA di Lorenza Formicola
Turchia, il sultanato che piace ai salotti buoni
A New York compare un nuovo murales di Banksy. Raffigura la pittrice e giornalista curda Zehra Dogan, in carcere in Turchia per aver dipinto la cruda realtà della repressione turca contro i curdi. La Turchia di Erdogan, che ieri festeggiava la sua vittoria ad Afrin, è una vergogna su cui il mondo benpensante tace.