Santa Caterina da Siena
Le stimmate, le estasi, i colloqui con Dio, le bilocazioni furono alcune delle innumerevoli grazie ricevute da santa Caterina da Siena (1347-1380), alle quali corrispose consumandosi di passione per la Chiesa e per Cristo crocifisso, da lei a volte invocato così: “O pazzo d’amore!”.
San Luigi Maria Grignion di Montfort
San Pio X non solo raccomandò di leggere il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, uno dei capolavori di san Luigi Maria Grignion di Montfort (1673-1716), ma accordò per iscritto la Benedizione Apostolica “a tutti quelli che leggeranno questo Trattato”.
Santa Zita
La lucchese santa Zita (1218-1278) o Cita, com’è chiamata soprattutto a Palermo, godeva di un ampio culto molto prima di essere canonizzata, tanto che già il contemporaneo Dante Alighieri, per riferirsi a un magistrato di Lucca, lo definì “un de li anzian di Santa Zita!”, con una bella figura retorica volta a identificare tutta la città toscana con la sua figlia più illustre.
san Pascasio Radberto
È considerato il maggiore teologo del IX secolo per il suo trattato sulla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, nonché per alcune opere su Maria, di cui intuì l’Immacolata Concezione scrivendo che “è stata esente da ogni peccato originale”.
San Marco
Se san Matteo è l’evangelista che più si rivolge ai Giudei, come si evince dalle molte citazioni dell’Antico Testamento rivelanti che Gesù è il Messia, san Marco scrisse il secondo Vangelo su diretta esortazione dei primi cristiani di Roma, attratti dagli insegnamenti di san Pietro.
san Fedele da Sigmaringen
“Se mi uccidono, accetterò con gioia la morte per amore di Nostro Signore. La riterrò una grande grazia”, aveva detto ai confratelli san Fedele da Sigmaringen (1577-1622), martirizzato dai calvinisti dopo aver convertito molti di loro alla vera fede.
San Giorgio
Molto prima che si diffondesse l’immagine leggendaria della lotta con il drago, simboleggiante la fede intrepida che trionfa sul male, san Giorgio (c. 275-303) era già oggetto di un culto esteso e antichissimo, attestato fin dal IV secolo, epoca a cui risale il suo martirio, avvenuto verosimilmente durante la Grande persecuzione di Diocleziano.
san Leonida di Alessandria
Durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Settimio Severo si consumò il martirio di san Leonida di Alessandria († 202), padre del filosofo e teologo Origene.
Sant'Anselmo d'Aosta, dottore della Chiesa
Fides quaerens intellectum, la fede che cerca l’intelletto, era il principio guida di sant’Anselmo d’Aosta (1033-1109), il Doctor Magnificus che ideò un celeberrimo argomento sull’esistenza di Dio, su cui si sono cimentate generazioni di filosofi e teologi.
Sant’Agnese da Montepulciano
Nel 1374 Nostro Signore rivelò a santa Caterina da Siena che in Paradiso avrebbe goduto di una gloria pari a quella di sant’Agnese da Montepulciano (c. 1268-1317), un fatto che aiuta ad avere una prima idea della grandezza di questa mistica, relativamente poco conosciuta.
sant’Espedito
Se san Giuda Taddeo e santa Rita da Cascia sono particolarmente invocati per le cause impossibili, in modo simile sant’Espedito, il più popolare dei martiri di Melitene, è venerato come il santo delle cause urgenti per antonomasia.
san Galdino
Tra i santi vescovi di Milano, ricordato come padre dei poveri e difensore della città nell’era delle lotte di Federico Barbarossa contro i Comuni, san Galdino (c. 1096-1176) occupa un posto di rilievo accanto a due giganti come sant’Ambrogio e san Carlo Borromeo.