«Processate von der Leyen e Bourla per crimini contro l'umanità»
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Nuova denuncia da parte di tre sindacati di Polizia e Guardia di Finanza contro von der Leyen, Bourla (Pfizer) e Emer Cooke (Ema): «Sapevano dei danni da vaccino, hanno commesso crimini contro l'umanità». L'esposto, con reati gravissimi, nasce dalla pubblicazione dei Pfizer Papers desecretati dalla Fda americana.
-Vaccinocrzzia, il libro della Bussola

«Processate Ursula Von Der Leyen e Albert Bourla, sui vaccini hanno commesso dei crimini contro l’umanità». La richiesta dirompente è contenuta in una nuova denuncia presentata dai sindacati Osa Polizia, Osa Italia e S.F.D. sindacato della Guardia di Finanza. Si tratta di un esposto gigantesco, per mole di documenti e contenuto, che è stato depositato in una procura italiana (il nome è ancora top secret per evitare pressioni indebite) dai legali dei tre sindacati di operatori di sicurezza associati, Angelo Di Lorenzo, Antonietta Veneziano e Roberto Martina, tutti e tre componenti di Avvocati Liberi (Ali) e corroborati dal supporto tecnico del professore di biochimica Gabriele Segalla e dall’ingegnere statistico Giovanni Trambusti.
L’esposto vede in tutto sei persone coinvolte, ai vertici dell’Unione Europea e delle due case farmaceutiche Pfizer e BioNtech: Ursula Von Der Leyen, presidente in carica della Commissione Europea, Stella Kyriakides, commissaria europea alla salute durante la pandemia, Margaritid Schinas, ex vicepresidente Ue, Emer Cooke, direttore generale di Ema, Albert Bourla, Ceo di Pfizer e Ugur Sahin, co fondatore e Ceo di BioNtech.
I reati individuati nell’esposto sono molteplici: si va dalla corruzione alla frode nelle pubbliche forniture, dalla frode in commercio alle false dichiarazioni all’autorità giudiziaria; e ancora: falso ideologico, omicidio, commercio o somministrazione di medicinali guasti e somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica.
I sindacati estensori dell’esposto, e i loro legali, sono gli stessi (assieme al Comitato Ascoltami) che portarono all’attenzione della Procura l’inchiesta sugli Aifa leaks, individuando per i medesimi reati l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e l’ex direttore generale di Aifa Nicola Magrini, entrambi archiviati dalla Procura di Roma.
Ma dato che nelle motivazioni di archiviazione del procuratore, buona parte delle accuse si risolvevano perché qualcuno più in alto di loro aveva deciso, ecco che in questo nuovo esposto, si punta direttamente il dito contro i livelli di comando più alti di allora dell’Unione Europea e dell’agenzia europea del farmaco. Non senza un coinvolgimento dei vertici delle due case farmaceutiche che hanno prodotto, testato e messo in commercio i due vaccini a Mrna più diffusi.
Insomma, quella che si prepara è una nuova battaglia legale per ottenere giustizia della catena di errori e omissioni durante la somministrazione di massa dei vaccini.
Così Antonio Porto (Osa Polizia), Gianluca Salvatori (Osa Italia) e Pasquale Valente (Sfd) nella nota stampa uscita ieri, dopo l’esclusiva della trasmissione Mediaset Fuori dal Coro, che in un servizio di Marianna Canè, ha dato la notizia del nuovo esposto, intervistando anche due danneggiati da vaccino gravemente invalidi dopo l’inoculo: «Le condotte perpetrate dai soggetti denunciati costituiscono crimini a carattere universale o crimini contro l’umanità – scrivono –. In centinaia di migliaia di persone hanno subito la perdita del lavoro, l’emarginazione e la discriminazione come conseguenza del rifiuto all’inoculazione forzata (…), altri – molti di più – invece hanno subito gli effetti avversi, anche letali, in conseguenza dell’inutile assunzione di un farmaco pericoloso, insicuro e imperfetto».
Ma su che cosa si basano le accuse che costituiscono l’esposto?
I filoni documentali sono principalmente quattro.
Il primo e più importante è rappresentato dalla documentazione interna classificata come “confidential” di Pfizer per ottenere dalla Fda statunitense l’autorizzazione all’uso emergenziale concessa nel dicembre 2020 e comprendente i dati sugli eventi avversi segnalati e raccolti dalle case farmaceutiche nei primi tre mesi dopo la concessione dell’autorizzazione.
Sono i celebri Pfizer Papers, ossia quella documentazione desecretata a fine 2022 dopo la citazione in giudizio da parte dell’avvocato Aaron Siri della Fda. Documenti esplosivi, ben 450mila pagine di dati dentro i quali c’è il primo verdetto sulla sicurezza dei vaccini a Mrna e che certificano una mole spaventosa di effetti avversi. Buona parte dei Pfizer Papers, sono stati raccolti dalle giornaliste investigative Naomi Wolf e Amy Kelly nel libro The Pfizer Papers, nel quale si dà conto del fatto che «Pfizer sapeva sin dall’aprile 2021 che le iniezioni danneggiavano il cuore dei giovani» e che tra gli effetti collaterali c’era anche la morte, classificata da Pfizer come “effetto avverso grave”: «Oltre 1233 decessi – scrive Wolf – nei primi tre mesi da quando il farmaco è stato reso disponibile al pubblico». E ancora: danni epatici gravi, eventi avversi neurologici, paralisi facciale, danni renali, malattie autoimmuni, sindrome da disfunzione multiorgano, insufficienza respiratoria, malattie del sangue, conteggiati per milioni di pazienti.
Senza contare «i tassi astronomici di disturbi neurologici come demenze, tremori, Parkinson, Alzheimer, epilessie» e una «robusta pletora di problemi cardiaci come pericarditi e miocarditi» e la «metà degli eventi avversi legati al fegato e ictus».
Il secondo filone è rappresentato dalle risultanze degli studi scientifici e delle analisi condotte dal chimico ricercatore Gabriele Segalla, pubblicati sulla rivista americana International Journal of Vaccine a gennaio 2023. Proprio Segalla alla Bussola ha dichiarato: «Io e l’ingegnere Trambusti abbiamo analizzato gli PSUR, ovverosia i report periodici di aggiornamento sulla sicurezza inviati a EMA, riguardanti i dati raccolti da Pfzier in farmacovigilanza passiva, che hanno un intervallo di tempo di sei mesi, dal 1 dicembre 2020 al giugno 2021». Un lavoro triennale di catalogazione dei dati e analisi statistica che «ha portato all’emersione solo della punta di dell’iceberg».
Gli altri due filoni sono rappresentati dalle procedure di verifica controllo e rilascio dei vaccini da parte di Ema e infine, l’interrogatorio dell’ex ministro Speranza nel procedimento penale a suo carico, nella causa poi archiviata dal Tribuale dei ministri.
Materiale incandescente e forse decisivo per incominciare a stravolgere la narrativa vaccinista, ma che ora sarà cura della Procura che ha ricevuto la denuncia analizzare e mettere in fila.
Vaccino, Pfizer alla sbarra negli Usa. Italia ancora ferma al palo
Il Procuratore generale del Kansas cita in giudizio il colosso: «Ha ingannato su efficacia ed effetti avversi». Nell'atto di accusa danni su donne gravide, miocarditi e decessi, oltre alla censura sui social per nascondere le critiche. In Italia invece la Commissione Covid è ferma al palo della melina parlamentare. E Schillaci ignora ancora i danneggiati.
Pfizergate, l'indagine europea inguaia la von der Leyen
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«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»
Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma.
Contratti Ue-Pfizer sui vaccini, silenzi e omissioni
Per l’ennesima volta l’Ombudsman europeo ha chiesto che si faccia piena luce sui contratti segreti tra Ue e Pfizer e invocato la collaborazione della stampa per svelare le connivenze e opacità tra Commissione e giganti della farmacologia.
3000 morti: Pfizer ammette con freddezza il dramma dei danneggiati
900 casi di cecità, 700 complicazioni in gravidanza. E 3000 decessi. I dati del Report di Pfizer confermano solo ora che era proprio vero: la vaccinazione voleva dire rischiare la vita. E la salute. E per tali motivi non avrebbe dovuto essere coercitivamente obbligatoria.
Aifaleaks, la Procura chiede di archiviare anche Magrini
Dopo Speranza, la Procura di Roma chiede l'archiviazione anche per il procedimento che vedeva indagato per diversi reati durante la campagna vaccinale l'ex direttore di Aifa Nicola Magrini. I danneggiati si opporranno. Il caso andrà davanti al Gip.
«Corruzione e omicidio: Aifa trattava i prezzi a vantaggio di Big pharma»
Il controllore Aifa trattava i prezzi dei vaccini a vantaggio delle case farmaceutiche: «Fatto di una gravità inaudita, c'è anche la richiesta al Pm del caso Paternò di non sequestrare il farmaco». L'ultima puntata dell'inchiesta con le accuse a Speranza e Magrini di corruzione e omicidio.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
2- «Così alteravano i dati sui decessi»
«Così Aifa e Speranza alteravano i dati sui decessi da vaccino»
Insabbiate le segnalazioni delle regioni sugli effetti avversi, manomessi i grafici sui danneggiati da vaccino. E i decessi "correlabili" diventano "indeterminati" perché generano «ansia». La 2^ puntata dell'inchiesta della Bussola con le accuse di falso ideologico a carico di Speranza e Magrini.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
- L'ex ministro offende il danneggiato di Paolo Gulisano
«Hanno taciuto su effetti avversi e efficacia»: tutte le accuse ad Aifa e Speranza
L’ex ministro Speranza è indagato con Aifa per svariati reati. L’accusa è aver omesso i dati su fallimenti vaccinali e reazioni avverse. La Bussola ha letto in esclusiva i pesanti capi di imputazione all’ex ministro che nascono dall'inchiesta di Fuori dal Coro. E su cui il Tribunale dei ministri dovrà pronunciarsi.
2- Così alteravano i dati sui decessi da vaccino
Tutti i motivi per non archiviare l'inchiesta su Speranza e Aifa
L'indagine sulle omissioni di Aifa e Speranza è al Tribunale dei ministri. Gli avvocati dei querelanti (Ascoltami e Osa) hanno depositato una memoria con ampia documentazione che prova la responsabilità dell'ex ministro e dei vertici Aifa nel sovrastimare i benefici e sottostimare i rischi dei vaccini.
- In Procura il sit in dei danneggiati di Andrea Zambrano
Aifa ammette in tribunale: non ha dati su efficacia e benefici dei vaccini
Al momento della messa in commercio dei vaccini, Aifa non aveva dati su efficacia, trasmissione del virus e rapporto rischi/benefici perché erano tutti in possesso dell'Ema e lo sono tuttora. Una sentenza del Tar apre interrogativi inquietanti sull'approvazione al buio dei vaccini. Eppure è stato ripetuto come un mantra dai governi che i dati Aifa erano decisivi.
Chi soffia per spegnere Aifa leaks e inchiesta Speranza
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«Così Aifa classificava non gravi anche gli effetti gravi»
Il modulo di segnalazione degli effetti avversi da vaccino aveva delle falle e non contemplava la reazione "grave". Infatti, successivamente è stato modificato. Ecco spiegato perché durante il clou della campagna vaccinale nei report periodici di Aifa gli effetti gravi erano così bassi: erano classificati tra i non gravi. La denuncia di una danneggiata di Ascoltami, il comitato che domani torna in piazza con i banchetti per dare voce agli invisibili.