L'Isis distrugge Palmira, pensando all'Apocalisse
L'Isis fa saltare in aria il tempio di Baalshamin, a Palmira, Siria. L'Unesco condanna il "crimine di guerra". Ma è peggio. Fa parte di una "purificazione" prima dell'Apocalisse, ritenuta imminente. E in questo, la teocrazia di Al Baghdadi non è tanto distante dai regimi atei comunisti dell'ultimo secolo.
I vescovi africani ai giovani: «Non emigrate»
«Voi siete il tesoro dell’Africa. Non fatevi ingannare dall’illusione di lasciare i vostri paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in Europa e in America guardatevi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali». Appello dei vescovi africani ai giovani.
Nuovi schiavi, il mercato internazionale dei minori
Illusi, adescati, venduti dai parenti e poi rivenduti nei mercati europei come bassa manodopera o, nel caso delle ragazze, come prostitute. Un aspetto dell'emigrazione di massa, denunciato da Save the Children, è il mercato internazionale degli schiavi moderni, circa 21 milioni, un quarto dei quali sono minorenni, dall'Africa e ancora da alcuni paesi dell'Est europeo.
Mig31 alla Siria, Mosca mette in guardia Usa e arabi
Nella nuova fornitura di armi russe a Damasco, oltre ai missili anticarro, arrivano anche i primi Mig31, potenti caccia intercettori che finora non erano mai stati esportati al di fuori dello spazio ex sovietico. Si tratta di un avvertimento a Usa e alleati arabi, perché non violino lo spazio aereo siriano.
A sinistra di Tsipras, fantasie d'opposizione
Grecia, gli scismatici di Syriza, che non hanno accettato il compromesso di Alexis Tsipras con la Ue, propongono un programma di lotta dura all'austerity: rifiuto dei crediti internazionali e ripudio del debito. Due slogan che piacciono alla sinistra greca (e non solo), ma che condannerebbero il paese alla miseria.
Lotta al jihadismo, la speranza viene dalla Tunisia
Tre bombe sono esplose al Cairo provocando 29 feriti, in Tunisia smantellata una cellula dell'Isis. L'allarme terrorismo è sempre altissimo. Ma in Tunisia scatta la reazione di un migliaio di intellettuali che lanciano un manifesto per contrastare il terrorismo.
- IL MANIFESTO DI TUNISI
Altra sorpresa dalla Grecia: Tsipras si dimette
Messo in minoranza dal suo stesso partito, il premier greco Alexis Tsipras annuncia le sue dimissioni. In Grecia si riapre il gioco politico. E gli accordi finora presi con i creditori europei? Potrebbero tornare in discussione, proprio quando il fondo salva-stati aveva erogato i primi 13 miliardi ad Atene.
Russia e Arabia Saudita si riavvicinano
L'Arabia Saudita non si fida più ciecamente degli Stati Uniti e si sta riavvicinando diplomaticamente a Mosca, nonostante resti su posizioni opposte nel conflitto siriano. Anche quando l'Esercito della Conquista (che include Al Qaeda), finanziato dai sauditi, sferra la sua offensiva contro Assad.
In Svezia c'è un problema islamico, ma non si dice
La Svezia, patria del multiculturalismo, ha un grave problema. A Malmö, mani ignote continuano a tirare bombe a mano, fortunatamente senza far morti, ma aumentando il senso di paura e insicurezza. La stampa punta il dito su mafie ed estrema destra. Ma esiste un problema di radicalizzazione dell'islam svedese.
Bomba a Bangkok ancora senza firma
Bangkok, Thailandia, ore 19 (le 11 del mattino, in Italia): una bomba esplode di fronte al tempio di Erawan, induista ma meta anche buddista e sito turistico fra i più frequentati della capitale tailandese. L’ordigno provoca una strage: sono almeno 19 i morti e 123 i feriti. Si tratta di un fatto senza precedenti.
Isis, massacro a Sirte. L'Europa resta a guardare
"Vi schiacceremo come maiali". E l'Isis, a Sirte, sulla costa del Mediterraneo della Libia, compie un immane massacro di civili e prigionieri sotto i nostri occhi. La reazione europea e statunitense è un comunicato di condanna. Prima di ogni intervento si cerca un accordo di riconciliazione fra il governo di Tobruk e gli islamisti di Tripoli. Con Gheddafi gli stessi governi non avevano agito con così tanta calma.
Gli orchi esistono e hanno i caschi blu
Gli orchi esitono: violentano i bambini, torturano, uccidono senza pietà. Ma non si trovano solo fra le milizie irregolari che combattono le guerre civili in Africa, ma anche fra le truppe di peacekeeping francesi e dell'Onu. Succede nella Repubblica Centrafricana, così come in Burkina Faso, Rwanda, Camerun, Haiti. L'inchiesta arriva fino agli alti vertici dell'Onu.