Siria, l'esperimento delle "aree di de-escalation"
Appena un mese fa, con l'escalation delle armi chimiche, pareva finita ogni speranza di pace. Ora invece, ad Astana, si giunge a un nuovo accordo sulla Siria. Si dovrebbero creare 4 aree in cui si rispetta un cessate il fuoco. Le potenze garanti (Russia e Iran per i governativi e Turchia per i ribelli) dislocheranno truppe sul terreno. Sarà difficile rispettare i patti, ma stavolta anche l'amministrazione Trump è coinvolta.
Myanmar, la violenza dietro la pace apparente
La Santa Sede e il Myanmar (ex Birmania) ripristinano le relazioni diplomatiche. La decisione avviene dopo l’incontro, simbolicamente ed emotivamente molto importante, fra Papa Francesco e Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace, ex dissidente. Ma nel paese continuano le violenze dell'esercito soprattutto ai danni della minoranza Rohingya.
Carestia, così muoiono i bambini nell'Africa orientale
Poche strutture, vecchie tradizioni (come il prezzo della sposa) ed epidemie: così in tempo di carestia i bambini muoiono come mosche in Somalia e nel resto dell'Africa orientale. Si tratta di una piaga che si porterà via, secondo le previsioni, circa mezzo milione di vite. E neppure per i sopravvissuti si prospetta un futuro roseo.
Senza Cristo resta solo un pianto antico
In Pianto Antico Carducci affronta la straziante perdita del figlio. Che cosa rende grande questi versi? L’universalità dei temi affrontati: il dolore per la morte di un caro, il bisogno umano di amore e di affetto. Che cosa strugge il lettore? La disperazione, la mancanza totale di speranza, che si tramuta in tragedia. Senza Cristo, senza promessa di salvezza, si ritorna al paganesimo.
Il semaforo gay che spegne solo il buonsenso
Semafori gay friendly a Torino per dare «un segnale tangibile di svolta verso il riconoscimento della libertà di tutti». Il buonsenso suggerirebbe che, forse, era meglio lasciare i semafori come stavano. Ma il buonsenso, in tutta questa storia, ahimè, è stato il primo ad annegare nella liquidità.
L'errore di Selen e la dipendenza: il volto dark del porno
Il Corriere intervista Luce Caponegro, celebre negli anni '90 come Selen, pornoattrice tra le più famose: «Il porno? Un errore per uscire dal quale ci ho messo anni»; Siffredi? «Un violento»; la carriera? «Una tortura»; il set? «Un mondo dark». Parole su cui riflettere nell'era dell'edonismo pornografico che sta inondando gli smartphone dei giovani. Come dimostrano i dati choc pubblicati da un'inchiesta del Timone.
Giovani e tecnologia, Ecco perché preferire la realtà
È evidente a tutti come la rivoluzione digitale nei mezzi di comunicazione stia cambiando profondamente il rapporto di tante persone con la realtà, ma soprattutto stia trasformando lo sguardo dei giovani sul mondo. Come rispondere? Lo suggerisce un test fatto con dei ragazzi di scuola media...
A forza di rincorrere migranti, si dimentica: un popolo per rinascere ha bisogno di Cristo
Se in Italia non si fanno più figli, ecco la soluzione: facciamo arrivare più immigrati. Questa tesi assurda sta diventando sempre più popolare. Purtroppo anche nella Chiesa. Ma le persone non sono cose da prendere e spostare "a tavolino". Il problema della denatalità richiede ormai una vera rivoluzione culturale per mano di un popolo che torni a credere nella vita, nella famiglia nel futuro. Un popolo che può rinascere solo dall'annuncio di Cristo vivo. Peccato che la Chiesa oggi pensi ad altro.
Obamacare affondata alla Camera, ma il GOP è diviso
Questa volta, al secondo tentativo, Trump ce l'ha fatta: la riforma della sanità di Barack Obama, la cosiddetta "Obamacare" è stata respinta con un voto a maggioranza alla Camera. Ora si attende il voto al Senato. E le acque non sono affatto tranquille, perché molti repubblicani hanno disertato e lo faranno ancora. Ecco perché.
La Genesi sbuca "per caso" dal pavimento
La Basilica Nostra Signora di Ceri a Cerveteri nasconde un prezioso tesoro: un pavimento rimasto nascosto per molti secoli e che narra la storia della Genesi dalla Creazione fino a Mosè.
Libia, meglio non farsi illusioni sull'incontro Sarraj-Haftar
Meglio non farsi troppe illusioni sull’incontro tra il maresciallo Khalifa Haftar e il premier libico Fayez al-Sarraj. Sulla carta, Haftar ci guadagna quasi tutto, incluso un posto nel triumvirato che dovrà governare la Libia. In pratica, però, molte milizie potrebbero rimanere insoddisfatte. E l'Italia ha poco da festeggiare.
Alitalia, perché è precipitata ancora
Ecco quali sono le cause dell'ennesimo fallimento di Alitalia, nonostante i periodici salvataggi. Costi di manutenzione più alti della media europea, troppi i consumi del carburante, scelta strategica sbagliata nel concentrarsi sui voli a corto e medio raggio, troppi piloti (con salari molto alti) in rapporto ai passeggeri trasportati. E noi paghiamo.