Annunciare la fede con coraggio
Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino (Mt 10,7)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Andate, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi». Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città». (Mt 10,7-15)
Gesù non si appoggiò su sicurezze umane per proclamare il Regno dei Cieli. Così dovranno comportarsi anche i suoi discepoli. A loro è affidato il compito di trasmettere il Vangelo; sarà poi Dio, con la forza della sua Grazia, a muovere il cuore delle persone. Però la trasformazione interiore di ciascuno non avviene automaticamente, ma è legata anche all’uso che ogni individuo fa della propria libertà. Per questo motivo non dobbiamo scoraggiarci se il nostro annuncio sembra non portare frutto immediato. Come vivi il rifiuto degli altri quando parli di Dio? Pensa questo: se qualcuno respinge Dio stesso, perché dovrebbe accogliere noi? Ti affidi alla Grazia di Dio quando non vedi risultati?