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Legge sulle dat

La strategia che i pro-vita devono imparare dai radicali
FLOP DELLE DAT

La strategia che i pro-vita devono imparare dai radicali

I dati presentati dall’Associazione Luca Coscioni certificano il fallimento delle Dat. Ma i radicali, anziché arrendersi, rilanciano: non si accontentano della legge sull’eutanasia che c’è già, ma ne chiedono una ancora più estrema, puntando a scardinare l’art. 580 Cp. Una strategia, da anni, vincente. E da cui i pro-life del “non tocchiamo la 194” dovrebbero imparare.


L’eutanasia si batte con la speranza. La conferma dal Belgio
NUOVO RAPPORTO

L’eutanasia si batte con la speranza. La conferma dal Belgio

L’ultimo rapporto sull’eutanasia in Belgio mostra che nel 2020-21 sono state uccise ben 5.145 persone. A determinare la richiesta di farla finita non sono tanto le sofferenze fisiche quanto quelle psicologiche. Ciò conferma l’importanza di medicine come l’affetto, la vicinanza e soprattutto la luce e il senso che solo la fede possono dare. Una lezione anche per l’Italia.


Centrodestra e temi morali: ok, ma fino a un certo punto
LA SVOLTA CHE SERVE

Centrodestra e temi morali: ok, ma fino a un certo punto

La destra italiana è più incline a conservare lo status quo, non fa dei diritti civili una bandiera, ma solo per calcoli elettorali. Prova ne è che non intende abrogare leggi ingiuste, dal divorzio in poi. Spesso, inoltre, la vita dei leader di destra rispecchia le “conquiste” della sinistra. Rimane però una differenza - con radici lontane - che rende opportuno interloquire con la destra per svoltare sui temi morali.


Il Ddl Bazoli renderà le persone più fragili
SUICIDIO ASSISTITO/5

Il Ddl Bazoli renderà le persone più fragili

Le Dat consentono già di interrompere qualsiasi trattamento terapeutico e di sostegno vitale, ma se il Ddl Bazoli verrà approvato si estenderà la possibilità del suicidio assistito a tante categorie ritenute “improduttive” e “costose”. Lo Stato, così, aiuterà i fragili a sentirsi più fragili. E il ruolo del medico ne uscirà ulteriormente stravolto.


Eutanasia infantile, dal Belgio un monito per l’Italia
IL CONFRONTO

Eutanasia infantile, dal Belgio un monito per l’Italia

Secondo uno studio pubblicato sul Bmj il 10% dei bambini morti in Belgio tra il 2016 e il 2017 ha ricevuto farmaci con “un’esplicita intenzione di accorciare la vita”. Ma gli studiosi non chiedono uno stop all’eutanasia infantile, a conferma che dove questa è permessa si allarga a macchia d’olio. Un pericolo che riguarda anche l’Italia, dove è già possibile, con il consenso dei genitori, uccidere gli infanti. E lo sarà ancora di più se passerà il referendum dei Radicali.