Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pascasio Radberto a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Una vicinanza attiva

Al calar del sole, tutti quelli che erano infermi e affetti da varie malattie li condussero a lui. Lc 4, 38-41

Schegge di vangelo 04_09_2013

Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Lc 4, 38-41

La presenza di Gesù nella cittadina di Cafarnao, sulle rive del lago di Tiberiade, diventa il punto di inizio per la salvezza del mondo. La casa di Pietro è primizia della sua azione di liberazione dal male, si tratti della ‘grande febbre’ della suocera o di tutte le infermità, fisiche o spirituali, sparse per il paese. Quello che era stato annunciato a Nazaret si compie. La salvezza viene attuata dalla vicinanza del Signore, attraverso un contatto fisico. Dice Cirillo di Alessandria: “Gesù ha disteso la mano sugli ammalati uno per uno e li ha liberati dalla malattia. Ha dimostrato che la carne santa che egli ha fatto sua propria e ha dotato della sua potenza divina, possedeva la potenza attiva del Verbo”. Gesù incontra ogni uomo personalmente nel ‘contatto fisico’ che si realizza nei sacramenti e nelle opere di carità.