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L’INIZIATIVA

Una Crociata per riparare le offese a Gesù Sacramentato

Dall’1 aprile la Cei ha fatto decadere l’obbligo di dare la Divina Eucaristia sulle mani, ma in molti contesti viene comunque proibito ai fedeli di comunicarsi sulla lingua, cioè l’uso difeso da secoli di Magistero. Questa situazione comporta almeno quattro danni, il primo dei quali è all’onore di Dio. Per riparare tali offese è necessaria una Crociata eucaristica. L'appello dei promotori della Rete Patris Corde.

Ecclesia 11_06_2022

Pubblichiamo di seguito l’appello scritto dai promotori della Rete Patris Corde (già nota ai lettori della Bussola, vedi qui), in favore di una Crociata eucaristica di riparazione alle offese a Gesù Eucaristia e per sensibilizzare sulla necessità di tornare alla Comunione sulla lingua.

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A partire dall’1 aprile 2022 sono decadute molte delle restrizioni che la CEI aveva predisposto per far fronte all’emergenza sanitaria e che erano state introdotte a partire dal 7 maggio di due anni fa. Tra queste, dopo quasi due anni, è tramontato anche l’obbligo di ricevere la Divina Eucaristia sulle mani e l’interdizione dell’uso tradizionale, difeso da secoli di Magistero, di comunicarsi direttamente sulla lingua.

Questa è stata un’ottima notizia per i fedeli e per il rinnovamento spirituale della Chiesa tutta, nonostante non pochi sacerdoti abbiano continuato a opporre resistenza, a negare l’antica modalità cattolica di comunicarsi e a generare situazioni di umiliazione e maltrattamento dei fedeli. Riteniamo però che, anche nella migliore delle ipotesi e in presenza di un clero docile alle normative, la semplice rettifica della prassi di distribuzione della Comunione sia un’iniziativa insufficiente. I due anni di mortificazione sacramentale cui siamo stati costretti, peraltro in contrasto con le argomentazioni mediche di insigni esperti cattolici e non, hanno comportato più di un danno spirituale che a nostro avviso chiede umile e pronta riparazione.

Il primo danno è all’onore di Dio, il cui immenso dono d’amore per l’umanità è stato umiliato dalla prepotenza di leggi politico-sanitarie dal fondamento medico-biologico dubbio e artificioso. Il secondo danno è all’onore di Gesù Cristo Sacramentato, ché in due anni non si contano le particole consacrate cadute in terra, nonché i frammenti dispersi nell’atto della Comunione, oppure imbrattati col gel sanificante o attaccatisi alle mascherine (con conseguente destinazione nelle immondizie e tra i rifiuti). Il terzo danno è alla coscienza dei fedeli, costretti o a piegarsi contro la propria coscienza a una modalità sacramentale estranea al proprio sentimento religioso, o a inventarsi escamotage para-liturgici (la Comunione sul fazzoletto), o a cercare Comunioni clandestine o ad astenersi per mesi dalla Comunione sacramentale. Il quarto danno è l’aver spento nella coscienza delle moltitudini non solo il nobile apprezzamento della Comunione sulla lingua, che i documenti autentici del Magistero continuano a indicare come forma esemplare e propria della Tradizione ecclesiale, bensì più in generale il senso di sacralità e necessità della Comunione sacramentale come incontro reale ed efficace col Cristo presente tra noi.

In riparazione di tali offese e di tutte quelle che continueranno ad essere perpetrate - vuoi perché molti persisteranno a comunicarsi distrattamente sulle mani, vuoi per l’opposizione su ipotizzata di parte del clero - riteniamo necessario lanciare una Crociata Eucaristica.

Tale Crociata Eucaristica prevede:

1. L’invito pressante a tornare alla Comunione sulla lingua, e non solo per coloro i quali vi erano già abituati prima delle disposizioni del 2020.

2. L’invito a chiunque, anche a chi da sempre abituato alla Comunione sulle mani, di sforzarsi e offrire un congruo numero di Comunioni sulla lingua, appositamente a scopo riparatorio dei mali sopra elencati e degli altri mali spirituali che il Signore conosce.

3. L’invito a rilanciare catechesi di sensibilizzazione e formazione in favore della Comunione sulla lingua.

Riteniamo di esortare tutti coloro che aderiranno a tale Crociata Eucaristica a conservare quanto più possibile un clima di pace e fraternità, cercando dunque di rivolgersi a clero e parrocchie favorevoli a concedere la Comunione sulla lingua. Per parte nostra non vogliamo sostenere con questa Crociata nessuna forma di provocazione oppositiva o di contrasto nei confronti di quei ministri, pur non giustificabili, che ancora impongono la sola Comunione sulle mani. Anzi, a nostro parere la Crociata sarà tanto più fruttuosa quanto più si svolgerà nella quiete e nella serenità delle relazioni intra-ecclesiali. Ci pare questo l’insegnamento concreto dei santi e ci pare che non abbiamo bisogno ora di rinfocolare altri motivi di tensione. Se per attuare tale Crociata saremo costretti a cercare delle Messe distanti da casa nostra o a fare particolari sacrifici di orari e spostamenti, sarà un merito aggiuntivo alla nostra intenzione riparatrice.

Con tale spirito aderiamo in tanti a questa Crociata Eucaristica, ponendoci sotto la custodia del Cuore Immacolato di Maria!

10 giugno 2022
Inizio della novena in preparazione del Corpus Domini

I promotori della Rete Patris Corde (https://t.me/patriscorde)