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Torreciudad sottratta all'Opus Dei. Che non ci sta

Il vescovo avoca a sé la nomina del rettore del santuario voluto da san Josemaría, nonostante per gli statuti sia di competenza dell'Opera. Il tutto è giustificato dalla parola "sinodale".

Borgo Pio 20_07_2023

Innestandosi su un culto mariano millenario, a Torreciudad (Spagna) sorge un santuario eretto nel 1975 per volontà di san Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei. Giuridicamente il tempio è un luogo di culto dell'Opera ed è al loro vicario regionale che spetta la nomina del rettore e dei sacerdoti che vi svolgono il ministero.

Fino a tre giorni fa, quando il vescovo di Barbastro ha avocato a sé la competenza, nominando rettore un sacerdote diocesano, benché affiancato da tre sacerdoti della Prelatura (tra cui il precedente rettore don Ángel Lasheras). Il motivo? «Regolarizzare la situazione canonica tra le due istituzioni» (diocesi e Opus Dei), si legge nel comunicato diocesano. Situazione canonica che però era già definita dagli anni Ottanta.

A sua volta l'Opus Dei ha accolto «con sorpresa» la notizia che il vescovo ha provveduto «unilateralmente» alla nomina del rettore. Nel comunicato dell'Opera si ricorda fin da subito che la cosa «non spetta al vescovo», trattandosi «di un luogo di culto della Prelatura» e ribadendo quella situazione canonica tutt'altro che da «regolarizzare», stando agli statuti in vigore, a partire dalla competenza sulla nomina. Da oltre un anno era in corso «un lavoro congiunto – non ancora concluso – per predisporre nuovi statuti», che pur svolgendosi in un «clima di reciproca collaborazione, non è stato esente da difficoltà di comprensione e interpretazione da parte della diocesi».

Un'ultima nota, che non riguarda l'Opera: nel comunicato diocesano il cambiamento a Torreciudad è giustificato «nella stessa linea sinodale e corresponsabile (en la misma línea sinodal y corresponsable pero...) ma anche con l'obiettivo di avanzare nell'aggiornamento normativo». Sinodale, però... sinodale ma non troppo: sembra un modus operandi piuttosto diffuso nell'era del sinodo permanente.