Battesimo di Gesù
Il Battesimo nel Giordano è un’altra epifania perché Gesù si manifesta come il Messia atteso e Figlio di Dio, Uno e Trino, glorificato dallo Spirito Santo (che scende come una colomba e «rimane» su di Lui) e dal Padre che gli rende testimonianza: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto»
Sant’Igino
Durante il suo pontificato, sant'Igino si trovò a fronteggiare lo gnosticismo. Secondo la tradizione si deve a lui l’istituzione della figura del padrino e della madrina per il Battesimo
San Gregorio di Nissa
Al Concilio di Costantinopoli (381) il contributo di san Gregorio - che sull'esempio del fratello san Basilio parlava della Trinità come «una sostanza in tre persone» - fu tra i più importanti perché aiutò a integrare il Credo niceno. Per questo motivo il santo si meritò l’appellativo di «colonna dell’ortodossia»
San Marcellino di Ancona
Nei suoi Dialoghi san Gregorio Magno (540-604) lo definì «uomo di venerabile virtù» e ne ricordò il miracolo dello spegnimento di un incendio che stava devastando Ancona
San Severino Abate
Fu evangelizzatore del Norico, una regione che comprendeva l’Austria centrale e parte della Baviera, e sapeva farsi ascoltare tanto dai Romani quanto dai barbari. Tra coloro che ne rimasero ammirati vi furono il re degli Alemanni, Gibuldo, e il re degli Eruli, Odoacre
San Raimondo di Peñafort
San Raimondo di Peñafort (c. 1175-1275), grande conoscitore di diritto canonico e terzo maestro generale dell’Ordine domenicano, seppe lasciare un’impronta rilevante nella storia della Chiesa, dando lo spunto a san Tommaso d'Aquino per scrivere la Summa contra Gentiles
Epifania del Signore
Dopo che i più umili figli del popolo eletto, i pastori, avevano glorificato Dio alla vista di Gesù Bambino adagiato in una mangiatoia, il Salvatore «cominciò a farsi conoscere dai pagani» (sant’Agostino) con la sua manifestazione, Epifania, ai Magi venuti dall’oriente, segno che tutte le genti sono state chiamate alla salvezza, partecipando nella Chiesa universale all’adorazione del Signore
Sant’Edoardo il Confessore
Prima di essere incoronato re d’Inghilterra, sant’Edoardo il Confessore (1003-1066) aveva vissuto gran parte della sua vita in esilio. Proprio durante l’esilio Edoardo maturò una forte fede, unita alla capacità di accettare le tribolazioni...
Sant’Angela da Foligno
Il primo insegnamento che ci lascia questa grande mistica, patrona delle vedove e delle persone afflitte da tentazioni sessuali, è l’importanza di una confessione ben fatta, fonte di rigenerazione per ogni cristiano e che per lei segnò l’inizio della conversione
Santissimo Nome di Gesù
“Qualunque cosa chiederete nel mio nome, io la farò”. Le parole di Nostro Signore nel Vangelo secondo Giovanni ci ricordano l’importanza della memoria del Santissimo Nome di Gesù, venerato di fatto fin dai primissimi secoli del cristianesimo come attestano i diversi cristogrammi dell’arte paleocristiana
Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno
Santi nel cielo, amici sulla terra, entrambi dottori della Chiesa. Per questa comunione di vita in Cristo la Chiesa ricorda nello stesso giorno san Basilio Magno (c. 329-379) e san Gregorio Nazianzeno (c. 329-390), che appartengono al gruppo dei «Padri cappadoci». Si distinsero per la capacità di parlare della loro fede agli intellettuali di lingua greca, ai quali dimostrarono la perfetta conciliabilità tra il cristianesimo e una retta filosofia
Maria Santissima Madre di Dio
Meditando sulla Divina Maternità di Maria, don Divo Barsotti (1914-2006) affermava che l’aspetto straordinario del cristianesimo «non è solo che una creatura chiami Dio “Figlio”, ma che il Creatore chiami una creatura “Madre”»