San Felice I
Il suo pontificato iniziò il 5 gennaio 269 mentre nella Chiesa teneva banco la questione riguardante Paolo di Samosata, uno dei maggiori esponenti dell’eresia dell'adozionismo. Secondo il Liber Pontificalis, inoltre, san Felice ordinò di celebrare Messe sulle tombe dei martiri, probabile traccia della consuetudine liturgica delle Messe “ad corpus”
Sacra Famiglia
Oggi la Chiesa celebra il mistero della Sacra Famiglia, modello di vita vissuta per ogni famiglia, perché è stato nella Santa Casa di Nazareth che si è compiuto l’avvenimento immenso di «poter amare Dio e amare il prossimo con un unico indivisibile gesto!» (padre A.M. Sicari). E ciò ricorda che in ogni matrimonio non bastano due persone ma, spiegava Fulton Sheen, «ne servono tre: lui, lei e Dio».
Santi Innocenti
La Chiesa venera come martiri, con il nome di Santi Innocenti, i bambini dai due anni in giù del territorio di Betlemme di cui Erode ordinò l’uccisione con l’intento di eliminare Gesù. Sono perciò primizia di tutti quei redenti che nei secoli avrebbero versato il loro sangue per Nostro Signore, "flores martyrum" come scrisse il poeta Prudenzio
San Giovanni Evangelista
Indicato dalla tradizione cristiana come il teologo per antonomasia, san Giovanni è stato raffigurato con il simbolo dell’aquila proprio perché egli, che nell’Ultima Cena aveva posato il capo sul petto del Signore per consolarlo e sapere chi lo avrebbe tradito, contemplò l’immensità del Verbo divino e la tratteggiò nei suoi scritti come nessun altro prima
Santo Stefano
La celebrazione liturgica di santo Stefano, il protomartire capace di perdonare i suoi carnefici, è stata fissata dalla Chiesa antica al 26 dicembre perché nei giorni immediatamente successivi al Natale si vollero ricordare i comites Christi, cioè i «compagni» più vicini alla testimonianza di vita di Gesù.
Natale del Signore
«Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia» (Lc 2, 10-12). Così l’angelo annunciò ai pastori la nascita del divin Bambino che ci ha sottratti alla schiavitù delle tenebre per rischiararci con la Sua luce, incarnandosi nella pienezza dei tempi. Avvenne un 25 dicembre, come i ritrovamenti archeologici del XX secolo hanno contribuito a confermare
Santi Adamo ed Eva
Dopo il libero compimento del peccato originale e la cacciata dall’Eden, i nostri progenitori vissero una vita di preghiera e penitenza - come i Padri della Chiesa hanno insegnato e in accordo alle tracce contenute nell’Antico Testamento - morendo riconciliati con Dio
San Giovanni da Kety
Sacerdote, teologo e fisico polacco, san Giovanni da Kety (1390-1473), conosciuto anche come Giovanni Canzio, difese l’ortodossia cattolica nelle aule universitarie, sopportando con pazienza varie offese. Diceva: «Combatti tutti gli errori, ma fallo con buonumore, pazienza, gentilezza e amore»
Santa Francesca Saverio Cabrini
Ultima di 13 figli, santa Francesca Saverio Cabrini (1850-1917) fondò le Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e anni dopo partì per gli Stati Uniti, dove fece erigere scuole, orfanotrofi, collegi femminili, case di riposo, asili, ospedali. A chi la lodava per il successo delle sue iniziative, rispondeva sincera: «Tutte queste cose non le ha fatte forse il Signore?»
San Pietro Canisio
L'eredità maggiore di san Pietro Canisio, proclamato Dottore della Chiesa da Pio XI, è rappresentata dai tre Catechismi, scritti tra il 1555 e il 1558, in cui la dottrina cattolica è esposta con domande e risposte. In Germania, come ricordava Benedetto XVI, «ancora nella generazione di mio padre, la gente chiamava il Catechismo semplicemente il Canisio»
San Domenico di Silos
San Domenico di Silos si prodigò per il riscatto dei cristiani caduti in mano ai Mori, fatti schiavi e impediti di professare liberamente la propria fede. Nel Medioevo era estremamente popolare. Tant'è che il fondatore dell'Ordine dei Predicatori, san Domenico di Guzmán, fu chiamato così dalla madre (la beata Giovanna d'Aza) in segno di ringraziamento per il santo celebrato oggi
Sant’Anastasio I
Questo Papa svolse un ruolo decisivo nella difesa dell’ortodossia, guadagnandosi l’ammirazione del contemporaneo san Girolamo. Combatté il donatismo, un'eresia che legava la validità dei sacramenti alla dignità dei ministri, già confutata dagli scritti di sant’Ottato di Milevi (†385), che aveva spiegato che i sacramenti sono efficaci ex opere operato