ll clima di terrore pesa sull'elezione del Presidente
Nel 1992, dopo una lunga impasse (dovuta a Tangentopoli e alla fine dei vecchi partiti) la scelta ricadde su Oscar Luigi Scalfaro, scelto solo da una parte del Parlamento. Ma solo perché il paese intero era tramortito dalla strage di Capaci. Oggi il terrorismo islamico può far sì che la storia si ripeta.
Arresti, tangenti, mafia? No, all'Expo il pericolo è la famiglia
E adesso anche Expo fa lo schizzinoso e intima al governatore lombardo Maroni di togliere il logo della universale esposizione dai manifesti che annunciano il convegno del 17 gennaio sulla famiglia. In campo Giuseppe Sala, commissario di Expo e Vicente Gonzales Loscertales, segretario del Bureau des Expositions.
Riecco nonno Capanna, il Corriere corre a fargli le feste
Mario Capanna compie 70 anni ed è già pronto un altro suo libro. Per l'occasione, il Corriere della Sera gli fa una lunga intervista, ricordando gli anni formidabili quando il tipo spadroneghiava in università in attesa della rivoluzione. Oggi super Mario fa il bio agricoltore, ma non ha perso l'antico vizio: raccontare storie.
"Salva Berlusconi" tanto rumore per così poco
La polemica sulla norma “salva-Berlusconi” avrebbe avuto ben altre intonazioni se non si fosse intrecciata con la corsa al Quirinale e con il dibattito sulla riforma elettorale. Il provvedimento in sé, fissare al 3% la soglia di non-punibilità per evasione fiscale, era sacrosanto.
Le "scemenze col botto" (e un po' intolleranti) di Ferrara
Contro il convegno sulla famiglia che si terrà a Milano il 17 gennaio, non c'è solo Repubblica con le sue assurde e false acccuse. Ora anche Giuliano Ferrara sul Foglio prende per buona la balla che al convegno si discuterà su come "curare i gay". Un attacco sorprendente, che supera quello dei gruppi Lgbt. Perché?
Si parla di famiglia e Repubblica apre il linciaggio
Basta partecipare a un convegno sulla famiglia per essere accusati di omofobia e condannati da Repubblica alla galera mediatica e al linciaggio politico. Succede a Milano dove la scrittrice Costanza Miriano, l'ex Pd Mario Adinolfi, il direttore di Tempi Luigi Amicone e padre Maurizio Botta sono nel mirino dei gruppi gay.
Prodi verso il Colle. Con la benedizione di Putin
Grandi manovre per la scelta dei nomi dei candidati alla presidenza, che potrebbero essere votati entro la fine di questo stesso mese di gennaio. In uno dei retroscena più intriganti, Berlusconi, con l'appoggio di Putin starebbero spianando la strada alla scelta di Romano Prodi.
«La pace è possibile». Ma di quale pace parliamo?
I pacifisti hanno trasfornato il concetto di pace nel semplice contrario di guerra. Con relative marce e bandiere arcobaleno. Ma per la tradizione cristiana, la pace è «tranquillità nell’ordine». E vi sembra che sia la realtà odierna? In passato non lo è stato, lo sarà in futuro, ma non in questo mondo.
Un Napolitano deludente passa la palla a Prodi
Napolitano chiude il 2014 con un discorso deludente, privo dei grandi temi dell'anno e carico di ovvietà. La cosa più interessante che ha detto riguarda il successore, descritto come un politico di lungo corso, stimato dalle istituzioni internazionali. Quindi: Romano Prodi. Spetta al Pd scegliere se seguirlo o meno.
Le mille zone grigie delle cooperative rosse
Caprotti lo aveva denunciato sette anni fa, ma non lo avevano ascoltato. Adesso l'inchiesta Mafia Capitale riconferma la stessa realtà: esistono intrecci fra le cooperative rosse e la malavita. Ma anche qui le notizie sono filtrate attraverso pregiudizi ideologici. Il problema delle cooperative è che nessuno le controlla.
Obama con la tiara, per Repubblica è l'uomo dell'anno
La fotografia mostra Obama sorridente con un gruppo di bambine con in testa una coroncina. Basta questo perché Repubblica incoroni il presidente Usa come paladino della lotta contro i pregiudizi di genere, quelli che impongono a bambini e bimbe giocattoli diversi. Fatine per lui e palloni per lei: il nuovo sogno americano.
Renzi e i marò, l'Italia a un passo dalla resa
Da parte dell'India, la vicenda dei marò è una montatura messa in piedi per creare difficoltà a Sonia Gandhi. Eppure, secondo fonti ben informate, il governo Renzi, invece di reclamare la liberazione dei due soldati, innocenti fino a prova contraria, si appresterebbe a "confessare" la loro colpa.