Mancava solo Augias, il "postino" di Repubblica
Che c’entra Comunione Liberazione con il convegno lombardo sulla famiglia? Niente, ma a Corrado Augias non importa. Anche le cose che scrive, di solito, hanno poco a vedere con la realtà. Così lo scrittore, giornalista e postino di Repubblica attacca Cl: l'ultima calunnia del quotidiano contro i cattolici.
Prove tecniche di intesa. E Berlusconi torna in campo
Le votazioni al Senato sull’Italicum potrebbero rappresentare uno spartiacque per la legislatura. Il “lodo Esposito” (il senatore Pd che l’ha proposto), ha fatto emergere, durante la discussione a Palazzo Madama, una nuova maggioranza costituita dal Pd renziano, da Forza Italia senza i fittiani e da Ncd e centristi.
Perché al Foglio certi convegni non piacciono?
Che certi argomenti non piacessero al Foglio l’avevamo capito da tempo. Che Sentinelle in Piedi, legge Scalfarotto, dittatura gender e, più in generale, tutto ciò che trova rubrica sotto “iniziative pro family” non gli stavano più tanto simpatici ce lo aveva segnalato lo stesso Ferrara. E ieri, a cannoneggiare sul recente convegno sulla famiglia è intervenuto il suo vice direttore, Maurizio Crippa.
Veltroni il gaffeur, l'uomo giusto per il Quirinale
Tra i papabili alla Presidenza (o si dovrebbe dire presidentabili?), che sono ancora una volta tutti di sinistra, c’è, chissà perché, Veltroni. Doveva andare in Africa, poi ci ripensò, fece libri (senza pensarci) e si distinse anche come critico cinematografico. Con qualche svarione indimenticabile. L'uomo giusto per il Colle.
La Repubblica apre la caccia al prete
“Il prete pedofilo al convegno anti-gay”. Bel titolo quello di Repubblica, che dopo una settimana di attacchi e menzogne, ha trovato modo di gettare altro fango sul convegno organizzato dalla Regione Lombardia sulla famiglia. Con un articolo odioso, teso a colpire e screditare il movimento pro family.
Quella "Sentenza decalogo" che accusa la stampa
Oportet ut scandala eveniant, potremmo dire volendo trarre tutto il bene possibile dalla vergognosa campagna stampa diffamatoria che è stata montata contro il recente convegno, svoltosi a Milano sabato scorso 17 gennaio, sul tema “Difendere la famiglia per difendere la comunità”. Speriamo sia così.
E REPUBBLICA APRE LA CACCIA AL PRETE di Luigi Santambrogio
Cannoni all'India in cambio di Latorre e Girone
La questione dei marò potrebbe essere risolta grazie ai cannoni. Non nel senso di prendere a cannonate l'India, ma vendendo alla marina di New Delhi i nuovi cannoni navali italiani. I militari indiani sono interessati alle nostre armi e potrebbero premere per una normalizzazione delle relazioni. Che sia la strada giusta?
Toto-Quirinale, tutti gli uomini (e le donne) del Colle
Inizia la corsa alla candidatura per la Presidenza della Repubblica. Tutti i possibili nomi sul tappeto: Ignazio Visco, Romano Prodi, Piero Grasso, Anna Finocchiaro, Piercarlo Padoan e Giuliano Amato. Tutti gli altri nomi che stanno circolando sono quasi certamente dei bluff.
Questo Presidente non ci è piaciuto
Con le dimissioni ufficiali firmate ieri finisce la lunga permanenza al Quirinale di Giorgio Napolitano, un presidente che si è distinto soprattutto per la sua militanza contro la vita e la famiglia, che pure sono i pilastri per una pacifica convivenza all'insegna del rispetto e della valorizzazione della persona.
In Liguria naufragano le elezioni primarie del Pd
Dopo le liti sul voto delle primarie a Napoli, a Palermo e in quelle nazionali che hanno incoronato Renzi, le elezioni interne al Pd si incagliano in Liguria. Ha vinto Raffaella Paita, ma Cofferati denuncia irregolarità pesanti. Ma è lo stesso sistema di selezione delle élite, ora, ad essere sotto la lente.
Anche Panebianco fa l'Eco: pericoloso chi crede in Dio
Dpo Umberto Eco che ha accusato le religioni di aver seminato odio e violenza, anche Angelo Panebianco, opinionista del Corriere della Sera, rilancia il ritornello. Commentado i fatti di Parigi, scrive che gli uomini si sono «si sono sempre ammazzati fra loro in omaggio a un Dio. È vero che gli europei non sono più disposti a farlo. Ma ciò dipende anche dal fatto che sono tanti gli europei che non credono più in Dio».
ll clima di terrore pesa sull'elezione del Presidente
Nel 1992, dopo una lunga impasse (dovuta a Tangentopoli e alla fine dei vecchi partiti) la scelta ricadde su Oscar Luigi Scalfaro, scelto solo da una parte del Parlamento. Ma solo perché il paese intero era tramortito dalla strage di Capaci. Oggi il terrorismo islamico può far sì che la storia si ripeta.