Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Lo specchio del Padre

«Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”?». Gv 14,8-11

Schegge di vangelo 03_05_2013

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse». Gv 14,8-11

L’invisibile si è fatto visibile. Colui che è lontano è diventato vicino. Gesù è lo specchio del Padre: lo riflette e lo mostra a noi. ‘Dio, nessuno l’ha mai visto. L’Unigenito Figlio Dio ce l’ha rivelato’: così dice lo stesso evangelista Giovanni nel prologo, e il suo Vangelo racconta come l’invisibile Dio si è mostrato attraverso il Figlio Gesù che dice le parole del Padre e compie le sue opere. Nella condizione umana del Figlio, Dio ci diventa vicino. Mentre sta davanti a Gesù, Filippo sta davanti a Dio e ancora non se ne accorge. Ha bisogno di un annuncio esplicito e diretto: “Filippo, chi vede me, vede il Padre”. Dio ci è vicino. Ma senza un amico, un maestro, un testimone che ce lo riveli non sappiamo riconoscerlo. Senza la Chiesa, Dio fugge ancora nella lontananza dei cieli o rimane nascosto nell’abisso dell’animo umano.