Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni della Croce a cura di Ermes Dovico
Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Sacerdoti rapiti

Libero in Nigeria don Opara

Era stato rapito il 26 maggio mentre rientrava in auto in sede dopo un funerale ed è stato liberato dopo due giorni

Si è risolto in pochi giorni, fortunatamente, il sequestro di don Mathias Opara. Il sacerdote cattolico era stato rapito il 26 maggio in Nigeria, nello stato di Imo, ed è stato liberato nella notte tra il 28 e il 29 maggio. Don Opara, meglio noto come Owu Ujo, aveva partecipato a Izombo al funerale del padre di un altro sacerdote e stava rientrando a Owerri dove ha sede una arcidiocesi cattolica. Mentre percorreva la strada che collega Ejemekwuru a Ogbaku, dei malviventi gli hanno teso una imboscata. Spuntati dalla boscaglia, hanno fermato la sua auto e, lasciando libere le altre tre persone a bordo, lo hanno afferrato e portato via. In Nigeria ormai viaggiare in macchina, soprattutto percorrendo certe arterie, è diventato pericoloso. Non si contano i sequestri a scopo di estorsione compiuti in questo modo. “Resta da capire – osserva l’agenzia Fides nel dare la notizia – se i rapitori si sono imbattuti per caso nell’auto con il sacerdote a bordo ed hanno poi deciso di prendere lui lasciando liberi gli altri occupanti dell’automobile, oppure se è stato un rapimento ad personam. In questo ultimo caso i banditi dovrebbero avere avuto informazioni precise sugli spostamenti di don Opara. Il fatto che quest’ultimo stesse tornando da una cerimonia pubblica, i funerali del padre di un altro sacerdote, farebbe ritenere che i banditi abbiamo agito con l’intenzione di catturare proprio il prete”. Sta di fatto che don Opara è stato per poche ore nelle mani dei suoi rapitori. Una fonte che ha chiesto l’anonimato ha dichiarato che don Opara è illeso, ma non ha saputo dire se per la sua liberazione sia stato pagato un riscatto. Il comandante della polizia locale, Henry Okoye, ha assicurato che la ricerca dei responsabili continuerà finché non saranno individuati e arrestati e ha dichiarato che “è stato liberato grazie all’azione di agenti sotto copertura”.