Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Bruno a cura di Ermes Dovico
Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

udienza

Il Papa alle Guardie Svizzere: unità e fedeltà al Vangelo

Leone XIV ha ricevuto le nuove reclute che oggi presteranno giuramento. La cerimonia, tradizionalmente prevista il 6 maggio, è posticipata per la seconda volta.

Borgo Pio 04_10_2025
Foto Vatican Media/LaPresse

«Cari amici, provenite da diverse regioni della Svizzera, con le loro culture, lingue e tradizioni. Siete tuttavia chiamati a formare un corpo unito, a creare legami di amicizia forti e sani tra di voi. Da soli non potreste realizzarvi pienamente. Avete bisogno gli uni degli altri per imparare, per progredire, per servire in un mondo sempre più tentato dalle divisioni e dall’isolamento»: Leone XIV ha preso spunto dalla differente provenienza e dalla comune identità svizzera, oltre che dalla comune missione, quale modello di unità nel discorso alle Guardie Svizzere pontificie in occasione del giuramento delle nuove reclute. Auspicando che loro stessi siano un «messaggio di unità per tutta la Curia Romana».

«Fin dai primi passi del mio Pontificato», dice il Papa eletto appena cinque mesi fa, «ho potuto contare sul vostro fedele servizio, che svolgete con grande abnegazione e zelo». Ed esorta a far tesoro a loro volta dell'esperienza romana, «un percorso indimenticabile attraverso la storia, non solo delle arti, ma anche e soprattutto della fede cristiana, a partire dai primi testimoni che hanno seguito Cristo, talvolta fino al sacrificio della vita. Approfittatene per coltivare la vita interiore, in mezzo alla frenesia della nostra società, per approfondire la vostra relazione con il Signore, come raccomandava sant’Agostino dicendo: "Non uscire fuori di te, ritorna in te stesso; la verità abita nell’uomo interiore"».

Quindi l'invito alle nuove reclute a «a vivere questa missione con convinzione, mettendovi alla scuola di Cristo umile e obbediente», guardando anche al futuro, una volta terminato il servizio: «Qualunque sia la vostra decisione, ricordate che la vostra esperienza nella Curia Romana vi aiuterà ad affrontare i cambiamenti con fiducia e con lo sguardo universale proprio del cristiano».  Infine l'esortazione «a rimanere fedeli al Vangelo e ai valori fondamentali della vostra fede cristiana, che vi rendono battezzati convinti delle vostre scelte».

Sarano in 27 oggi a giurare «di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori». La cerimonia, che si svolgerà nel cortile di San Damaso, tradizionalmente si svolge il 6 maggio, in ricordo del sacrificio delle Guardie Svizzere a difesa di Clemente VII durante il sacco di Roma. Per la seconda volta viene posticipata al 4 ottobre, nel 2020 a causa della pandemia, e quest'anno, dal momento che il 6 maggio si era ancora in sede vacante e in attesa del nuovo Papa che sarebbe stato eletto due giorni dopo.