California, Messa tradizionale vietata in nome dell'unità
Quattro giorni prima di lasciare Monterey per insediarsi ad Austin, il vescovo Daniel Garcia lascia un "regalo" alla sua ormai ex-diocesi, decretando lo stop al rito antico a partire dal 13 ottobre.

Niente più Messe in rito antico nella parrocchia del Sacro Cuore a Hollister, diocesi di Monterey in California, che il vescovo Daniel Garcia ha lasciato il 18 settembre per insediarsi alla sua nuova sede di Austin. Ma quattro giorni prima ha pensato di lasciare un "dono" amaro ai fedeli che nella sua ormai ex diocesi frequentano la liturgia tradizionale.
«Unity» è la parola-talismano nella lettera di mons. Garcia, che in nome dell'unità della Chiesa, dell'unità del culto e naturalmente dell'unica espressione della lex orandi ha decretato lo stop alle Messe in rito antico a partire dal 13 ottobre. Pertanto ha deciso di non avvalersi della possibilità di chiedere una deroga a Roma (stante il divieto sulle parrocchie imposto da Traditionis custodes) e nemmeno di spostare la celebrazione in una chiesa non parrocchiale, perché quella Messa semplicemente deve finire. Il presule si dice inoltre preoccupato che il parroco, padre Stephen Atkins, con tutto quel che c'è da fare in parrocchia, debba preoccuparsi pure di uno sparuto numero di fedeli che seguono un rito "non conforme" a quello ordinario («e unico», ribadisce), della Chiesa latina.
Nel frattempo i fedeli "tridentini" di Austin si preparano a sparire anche loro, dopo l'ingresso del "buon pastore" che divide il suo gregge tra pecore (rito nuovo) e capri (rito antico). Nel nome dell'unità. Ricordate la parabola "francescana" della sfera e del poliedro? Con i due solidi geometrici papa Francesco spiegava che l'unità non equivale all'uniformità. Ma come dimostra Traditionis custodes, per alcuni l'unità si applica agli amici, l'uniformità ai nemici.