«Vi spiego quant’è grande il Custode del Redentore»
«La paternità è lo strumento che Dio ha messo in mano a san Giuseppe per servire Gesù, appunto come padre». «San Giuseppe è prima di tutto un contemplativo». «Purtroppo oggi nei libri di dogmatica e nei seminari la sua figura è assente». Intervista a padre Tarcisio Stramare, teologo che ha collaborato con Giovanni Paolo II alla Redemptoris Custos, l’esortazione apostolica sulla missione di san Giuseppe di cui oggi ricorre il 30° anniversario.
San Giuseppe, il giusto che seppe essere sposo e padre
La famiglia di Nazaret ha potuto essere tale grazie alla presenza silenziosa, orante e operosa di San Giuseppe, il quale ci insegna che essere sposo e padre in una famiglia vuol dire innanzitutto ascoltare e fare la volontà di Dio. Davanti al sovvertimento dell’ordine naturale cui assistiamo oggi, lo sposo di Maria e padre putativo di Gesù ci ricorda che un padre di famiglia deve essere un maestro di preghiera, crescendo i figli nella fede.
San Giuseppe Lavoratore, modello di obbedienza a Dio
San Giuseppe Lavoratore, di Georges de la Tour (del 1642), si distingue per la magistrale rappresentazione delle luci, simile alla tecnica di Caravaggio, e per la resa della quotidianità umana delle figure. Il San Giuseppe che lavora nella sua bottega, iniziando Gesù al mestiere, è presentato come modello di accettazione della volontà divina.