Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico
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Uno sguardo

Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro. (Mt 17,12)

Schegge di vangelo 15_12_2012

“Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro.” (Mt 17,12)

A non accettare la visita del Signore, si rimane soli. Soli con i propri sentimenti e i propri struggimenti, con le proprie pretese e le proprie angosce. Nella pretesa di scrollarsi di dosso i problemi, si eliminano le persone. Ci hanno provato tagliando la testa al testimone scomodo Giovanni Battista. Poi, mettendo in croce Gesù. Così sono rimasti con la loro solitudine e con il loro male. Ma il Signore viene ancora e si insinua nei vuoti della vita, getta la semente nelle fessure della giornata. Possiamo accorgercene vigilando: un’attenzione, uno sguardo, un silenzio, una preghiera. Si riaccende il desiderio del cuore e si ravviva la luce della sua compagnia.