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IL PROBLEMA

La diffusione dell’ecoterrorismo

Le ricerche sull’ecoterrorismo sono ancora limitate, in contrasto con la frequenza degli atti riconducibili alle due anime dell’ecoterrorismo, quella animalista e quella ambientalista. Ne parla la rivista francese Liberté politique.

Dottrina sociale 12_07_2023

Il numero 95 (marzo 2023) della rivista francese Liberté politique, dal titolo “Comprendre le terrorisme”, tratta un argomento di grande interesse e poco noto: l’ecoterrorismo. Gli autori - Hervé Théry e Daniel Dory - lamentano che le ricerche sull’ecoterrorismo siano ancora limitate, in contrasto con la frequenza degli atti riconducibili alle due anime dell’ecoterrorismo, quella animalista e quella ambientalista, sviluppatisi soprattutto dopo il 2000.

La più importante rete che anima la prima versione è quella dell’Animal Liberation Front (ALF), nata in Inghilterra nel 1976. Le modalità operative dei gruppi dell’animalismo violento consistono in sabotaggi ai centri di ricerca biomedica e minacce alle persone impegnate nella ricerca sugli animali. In Francia è attiva l’associazione L214, fondata nel 2008 e la Sea Sheperds che dagli ultimi anni Settanta opera in alto mare per proteggere le balene anche speronando le baleniere e minacciando l’incolumità dei porti.

L’ecoterrorismo ambientalista radicale è invece impegnato nella difesa della biodiversità sul pianeta e, soprattutto, nel campo della cosiddetta “emergenza climatica”. Reti storiche di questo movimento sono state Earth First!, fondata negli USA nel 1980, e l’Earth Liberation Front, fondato in Inghilterra nel 1992. Negli anni Ottanta nacquero in Germania i Black Bloc che si fecero notare in occasione di vertici internazionali a cominciare da quello dell’Organizzazione Mondiale del Commercio di Seattle del 1999. Anche la ZAD (Zones à Défendre) ha messo in atto una tecnica operativa consistente nell’occupare un sito per impedire un suo utilizzo contestato. Infine, l’articolo ricorda Extinction Rébellion, nata nel 2018.

Una notazione interessante dell’articolo è che, salvo qualche caso sparso, l’ecoterrorismo si manifesta solo in Occidente (Stati Uniti ed Europa occidentale). Un altro dato interessante è che in Europa predominano i movimenti animalisti mentre negli Stati Uniti quelli ambientalisti.