Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

culto

Istituita la festa di Maria Madre della Chiesa

Papa Francesco ha stabilito che, il lunedì dopo Pentecoste, la memoria di Maria Madre della Chiesa diventi obbligatoria per tutta la Chiesa di rito romano.

Borgo Pio 03_03_2018
mary mother of the church

«Il Sommo Pontefice Francesco, considerando attentamente quanto la promozione di questa devozione possa favorire la crescita del senso materno della Chiesa nei Pastori, nei religiosi e nei fedeli, come anche della genuina pietà mariana, ha stabilito che la memoria della beata Vergine Maria, madre della Chiesa, sia iscritta nel calendario romano nel lunedì dopo Pentecoste e celebrata ogni anno».

Sono parole del decreto pubblicato il 3 marzo 2018 e firmato dal cardinale prefetto della Congregazione del Culto divino, Robert Sarah, che istituisce appunto la festa liturgica di Maria Madre della Chiesa. L’origine prossima di questa decisione sta nella conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, quando Paolo VI «dichiarò la beata Vergine Maria “Madre della Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano, tanto dei fedeli quanto dei Pastori, che la chiamano Madre amantissima”, e stabilì che “l’intero popolo cristiano rendesse sempre più onore alla Madre di Dio con questo soavissimo nome”».

Con il decreto sono stati pubblicati anche i relativi testi liturgici per la messa, l’ufficio divino e il martirologio romano.

«Considerando l’importanza del mistero della maternità spirituale di Maria», ha commentato il cardinale Sarah, «che dall’attesa dello Spirito a Pentecoste (cf. At 1, 14), non ha mai smesso di prendersi maternamente cura della Chiesa pellegrina nel tempo, Papa Francesco ha stabilito che, il Lunedì dopo Pentecoste, la memoria di Maria Madre della Chiesa sia obbligatoria per tutta la Chiesa di Rito Romano. E’ evidente il nesso tra la vitalità della Chiesa della Pentecoste e la sollecitudine materna di Maria nei suoi confronti».

«L’auspicio», conclude il prefetto, «è che questa celebrazione, estesa a tutta la Chiesa, ricordi a tutti i discepoli di Cristo che, se vogliamo crescere e riempirci dell’amore di Dio, bisogna radicare la nostra vita su tre realtà: la Croce, l’Ostia e la Vergine – Crux, Hostia et Virgo».