Il dono della comprensione
Beati invece i vostri occhi perché vedono (Mt 13,16)
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!». (Mt 13,10-17)
Gesù distingue tra chi è disposto ad accogliere la Parola e chi, pur ascoltando, rimane chiuso. A chi ha già nel cuore un’apertura alla verità, verrà dato ancora di più, fino ad abbondare. Ma chi rifiuta anche quel poco che ha, lo perderà. Le parabole non sono ostacoli alla comprensione, ma strumenti di verità per chi cerca davvero Dio. Il cuore insensibile, chiuso e indurito, non riesce a riconoscere i segni della presenza del Signore. Ma i discepoli sono beati perché vedono e ascoltano ciò che intere generazioni avevano solo desiderato. Il vero segreto non è l’intelligenza, ma l’umiltà del cuore che si lascia trasformare. Ti rendi conto del dono che è poter ascoltare il Vangelo ogni giorno?