Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico
Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

teologo

E' morto Gherardini, alfiere della Scuola Romana

Cresciuto alla grande Scuola Romana, il teologo pratese è morto venerdì a 92 anni. Canonico della basilica di San Pietro, fu postulatore della causa di beatificazione di Pio IX

Borgo Pio 23_09_2017

E’ morto nella notte di venerdì 22 settembre monsignor Brunero Gherardini, teologo e canonico della basilica di San Pietro. Nato 92 anni fa a Prato è stato docente di Ecclesiologia alla Pontificia università Lateranense e Decano della facoltà di Teologia della stessa università dal 1969 al 1972, direttore della rivista Divinitas per molti anni, è conosciuto universalmente come uno dei massimi esperti della Riforma e dei rapporti tra cattolici e protestanti. La sua bibliografia pubblicata nel 2012 conta più di oltre trenta volumi monografici e più di 250 articoli. E’ stato il postulatore della causa di beatificazione di Pio IX.

Formato alla cosiddetta Scuola Romana, «una corrente di pensiero filosofico e teologico che ebbe in Roma il suo principale centro di irradiazione e amplificazione» (B. Gherardini, L’Osservatore romano 1-2 marzo 2010), ebbe come maestro il cardinale Pietro Parente (1891-1986). Un'altra figura importante per questa scuola, e per Gherardini in particolare, fu monsignor Antonio Piolanti (1911-2001) a cui il teologo pratese succedette alla direzione della rivista tomista Divinitas.

A proposito della sua conoscenza scientifica del rapporto tra cattolici e protestanti, bisogna ricordare la sua critica a un certo ecumenismo vuoto e debole. In un libro pubblicato nel 2009 (Ecumene tradita, Fede&cultura) diceva senza mezzi termini che la ferita inferta all’ecumenismo è stata profonda, trasformandolo in una specie di «caravanserraglio, dove le varie denominazioni cristiane s’assestano pacificamente per tutelare il proprio immobilismo confessionale, mascherato da lemmi giustificativi: unità nella molteplicità, arricchimento comune, unità non uniformità, arricchimento comune, consenso differenziato.».

Dopo il famoso discorso di Benedetto XVI alla curia romana del 2005, quello in cui il Papa parlò dell’ermeneutica della continuità nell’interpretazione e ricezione del Concilio Vaticano II, Gherardini ha pubblicato una serie di libri che sono entrati nel dibattito fornendo un contributo importante, sollevando a sua volta altre risposte. Questi i titoli dei testi che monsignor Gherardini ha dedicato al dibattito sul concilio e al significato della fonte teologica della Tradizione: Concilio Ecumenico Vaticano II. Un discorso da fare, Casa Mariana Editrice, Frigento 2009; Quod et tradidi vobis. La tradizione, vita e giovinezza della Chiesa, Casa Mariana Editrice, Frigento 2010; Concilio Vaticano II. Il discorso mancato, Lindau, Torino 2011; Il Vaticano II. Alle radici d’un equivoco. Lindau, Torino 2012. Contrappunto conciliare, Lindau Torino 2013.

I funerali si terranno lunedì 25 settembre alle ore 11 nella basilica di San Pietro a Roma.