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L'EDITORIALE

Com'era verde il Papa

Papa ecologista? Così sembrerebbe a leggere i giornali dopo il suo intervento al Parlamento tedesco. Ma le cose stanno un po' diversamente: Benedetto XVI ha valorizzato la domanda da cui è nato il movimento ecologista, non le risposte.

Editoriali 29_09_2011
papa germania
“Il Papa è ecologista”, hanno titolato e commentato molti giornali nei giorni scorsi a proposito di un passaggio del discorso di Benedetto XVI la scorsa settimana al Bundestag, il Parlamento tedesco. In effetti il Papa ha parlato del movimento dei Verdi e ha sottolineato l’importanza della questione ecologica, ma le parole che ha detto sono lontane mille miglia dall’adesione all’ideologia ecologista, come invece si è voluto far credere. Affronteremo più a fondo questo tema nel Magazine del fine settimana, ma intanto è bene chiarire brevemente almeno due questioni.

Anzitutto il Papa non ha sposato le tesi dei Verdi, ma ne ha valorizzato la domanda, l’esigenza da cui sono nati: la loro comparsa sulla scena politica tedesca, ha detto il Papa, “è stata e rimane un grido che anela all’aria fresca (…), persone giovani si erano rese conto che nei nostri rapporti con la natura c’è qualcosa che non va”. E’ questo “grido” che il Papa giustamente valorizza, così come il giorno successivo ha valorizzato la “domanda” che muoveva Lutero, senza per questo  aderire alle sue risposte. Ma ancora, potremmo dire la stessa cosa rispetto al ’68: sicuramente c’era in quel movimento di studenti un “grido”, un desiderio di significato che va preso sul serio e giudicato positivamente, ma è cosa completamente diversa dall’adesione ai movimenti politici che hanno poi guidato quella protesta.

A una stessa domanda si possono dare diverse risposte, anche opposte l’una all’altra. E affermare che la domanda è vera non significa sposare tutte le risposte, ma significa che va trovata la risposta adeguata.

Ed è quello che ha cercato di indicare ancora Benedetto XVI nel passaggio successivo del discorso al Parlamento. Il discorso sull’ecologia serviva per allargare l’orizzonte: se è vero che “dobbiamo ascoltare il linguaggio della natura e rispondervi coerentemente”, è anche vero che “esiste un’ecologia dell’uomo. Anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere”. E questo è un punto che Benedetto XVI ha voluto “affrontare con forza” perché “oggi come ieri viene largamente trascurato”. Anche l’uomo possiede una natura che va rispettata. L’ecologia dell’ambiente allora è un mezzo per arrivare a comprendere l’ecologia dell’uomo.

La natura, contrariamente a quel che immaginiamo, non corrisponde agli alberi. ai fiumi e ai mari e anche agli animali, ma al significato per cui sono stati creati; è quello che dobbiamo rispettare, così come dobbiamo rispettare la natura dell’uomo, colui per il quale tutte le altre cose sono state create.  E la natura dell’uomo è essere fatti a immagine e somiglianza di Dio, dotati di quel dono unico che è la libertà.