The King’s Man, il film che ridendo ci svela la storia
C’è nelle sale un film simpatico che vuol essere tra il brillante e l’avventuroso, The King’s man. Le origini e parla, scherzosamente di un immaginario servizio segreto inglese più segreto di quello ufficiale. E rivela un pezzo di storia che non sono molti a conoscere, però potrebbe aiutare i giovani millennials a capire anche quel succede oggi sotto i loro occhi.
Belfast, la difficoltà di vivere nell'incertezza
Belfast, film in cui Branagh ritorna alla sua infanzia a Belfast, lacerata dall'inizio della guerra civile nordirlandese (The Troubles). Una lezione di vita, contro la violenza, ma soprattutto per non dimenticare le proprie radici. Branagh torna al suo passato perché ha provato sulla sua pelle la difficoltà di vivere nell'incertezza.
Padre e madre, due film ne ricordano il significato
Due film girati a latitudini lontanissime ribadiscono il valore ineliminabile di paternità e maternità, che appartengono alla natura e al cuore dell’uomo. È ciò che ci mostrano la pellicola cinese “One Second” di Zhang Yimou e “Stringimi forte” del francese Mathieu Amalric.
Siamo alla ricerca dell’eroe perduto
“Un eroe” di Farhadi e “Supereroi” di Genovesi: due film recenti che rivelano la nostalgia di figure eccezionali nella nostra vita quotidiana, anche per consolarci delle innegabili sconfitte di quest’epoca di pandemia. Ma in realtà ci propongono eroi fragili e incompleti, che mostrano l’inconsistenza della pretesa di poter dominare la propria vita o quella degli altri.
Il film che racconta il dramma della rivoluzione khomeinista
Tratto da una storia vera, Shiraz, la città delle rose, con Adrien Brody e Salma Hayek racconta la rivoluzione khomeinista da un punto di vista di lotta di classe dove per gli ex "padroni" il Paese è un inferno da cui scappare.
Quando la Tv del dolore calpesta la dignità
Due conduttori di Rai e Mediaset litigano dopo essersi contesi l’intervista al marito di Liliana Resinovich nelle ore in cui veniva trovato il presunto corpo della donna. Al di là della lite, la “Tv del dolore” deve fare i conti con la deontologia, senza rincorrere la curiosità morbosa e rispettando l’umana pietas.
Un bambino non può essere felice senza famiglia
È davvero una bella notizia che il cinema si dedichi con vera attenzione e tenerezza al rapporto di un padre con il suo bambino. Il film “Nowhere Special - Una storia d’amore” ci propone con leggerezza, ma anche serietà, una vicenda difficile e commovente. Per scoprire che la vita è ricca e varia e sa aprirsi sempre a nuove possibilità, accompagnate dalla speranza.
Sissi, sceneggiata in cui la storia è un optional
Personaggi improbabili, falsi storici e ricostruzioni impossibili. Lo sceneggiato Sissi in onda su Canale 5 fa acqua da tutte le parti. Sopratuttto storiche.
Don't look up: quanto politicamente corretto in sala
Di Caprio e Streep finanziano a tutta borsa ogni cosa purché politicamente corretta. Il film, «Non guardare in alto», narra di un astrofisico e la sua assistente (piena di piercing) che scoprono una cometa diretta contro la Terra. Per chi non avesse capito che il riferimento è all’amministrazione Trump...
Benedetta, un altro film blasfemo e per voyeur
“Benedetta” è il solito mix sesso+religione (cattolica), con un tocco di satanismo. Trae spunto dalla vicenda di suor Benedetta Carlini, accusata di false visioni e rapporti lesbici, e morta di vecchiaia. Il regista Paul Verhoeven, che sa la ricetta per vincere premi (come con Basic Instinct ed Elle), ne fa l’ennesima pellicola per voyeur.
Madres, l'horror movie che svela l'eugenetica
Accadono strane cose nelle campagne californiane anni '70, fra messicani e figli dei fiori. Una giovane donna incinta indaga sulla mancanza di bambini nella Contea di Los Angeles. E scopre l'eugenetica...
Tre piani, la giustizia umana non basta
L’ultimo film di Nanni Moretti “Tre piani”, in concorso al Festival di Cannes di quest’anno, rappresenta una svolta. Non soltanto perché per la prima volta non si tratta di un soggetto originale, bensì della trasposizione cinematografica di un romanzo; ma soprattutto perché dimostra che si può andare oltre il corrosivo cinismo e l’ironia beffarda a cui il regista ci aveva abituati. E così rinasce la speranza.