Ida, alla storia della novizia l'Oscar della grande noia
Agli Oscar ha vinto come miglior film straniero il polacco Ida, opera in bianco e nero ambientata nella Polonia comunista. Il film racconta il cammino di una giovane novizia: protagonista meriterebbe un premio speciale per la capacità di mantenere la stessa espressione inespressiva per due ore e in tutte le circostanze.
Oscar 2015: Ida nel paese del politically correct
Una serie di scelte politicamente corrette ha portato la giuria degli Academy Awards a lasciare Clint Eastwood a mani quasi del tutto vuote. Il regista Iñárritu fa la predica pro-immigrazione e l'attrice Patricia Arquette la fa sul femminismo. Una sola eccezione, dalla Polonia: si chiama Ida.
Così la Zanzara rischia di infettare l'informazione
ll giornalismo, come recitano tutte le carte deontologiche, si basa sul rispetto del principio di trasparenza. Artifici o raggiri nella raccolta delle notizie sono leciti solo a determinate condizioni. Di questo si discute tutte le volte in cui nell’occhio del ciclone finisce la trasmissione La Zanzara, in onda su Radio 24.
No, Sanremo non lo voglio vedere
Il declino inarrestabile del festival della canzone italiana è dimostrato dal fatto che ogni anno cercano un nuovo scandalo per far parlare di sé e attrarre spettatori con tutto meno che con le canzoni. Dopo aver cercato lo shock con l'islam (Cat Stevens), adesso ci provano invitando Conchita Wurst e poi una famiglia numerosa.
Unbroken, sopravvivere alla notte del male
Angelina Jolie subisce critiche spietate per il suo film. Qual è il torto dell'attrice divenuta regista? Aver narrato una storia che è, allo stesso tempo, un esempio di resistenza umana e un percorso di conversione: Louis Zamperini, sopravvissuto al naufragio e a due anni di prigionia nei lager giapponesi.
Dove andiamo al cinema? Guide per sapere e scegliere
Esce Scegliere un film 2014: curato da esperti del settore insieme ad Armando Fumagalli e Raffaele Chiarulli, il libro è uno strumento indispensabile che invita a una scelta consapevole e ragionata. Così come un altro libro, Raccontare le soglie della vita. Due guide preziose per i genitori per conoscere e giudicare.
Un giovane favoloso, ma questo non è Leopardi
Com’è possibile raccontare Leopardi, la sua vita e la sua opera in un film che dura poco più di due ore? Il regista Mario Martone, con il suo Il giovane favoloso, ci ha provato, ma con risultati deludenti. Il suo film che ha il pregio di presentarci Leopardi senza annoiare, dimentica l’altro Leopardi, quello mai raccontato.
Exodus, che ci fa Mosè con la faccia di Batman?
Ormai gli effetti speciali nei film li usano tutti, e hanno pure stancato. Perché se non c’è una storia da raccontare, è inutile ogni fantasmagoria. Vale anche per il cinema. Un chiaro esempio di tutto ciò è il film Exodus. Dei e Re di Ridley Scott. Già distintosi per non aver nemmeno nominato i cristiani ne Il gladiatore.
American Sniper, l'eroismo secondo Clint Eastwood
American Sniper, questa settimana, sta battendo tutti i record di incassi negli Stati Uniti. E' la storia Chris Kyle, cecchino dei Navy Seals in Iraq, il più letale della storia americana. Il film di Clint Eastwood non si limita a narrare la guerra. E' molto di più. E' la storia di un grande uomo semplice, sorretto dalla fede e dal sentimento.
La storia del beato Ukon, il "samurai di Cristo"
Takayama Ukon, un samurai figlio di samurai, cristiano figli di cristiani. Quest’anno cade il quarto centenario della sua morte e molti sperano che proprio quest’anno da venerabile il “samurai di Cristo” diventi beato. Un film, un film di cappa, spada e fede firmato da un protestante, ne racconta l’affascinante storia.
Jimmys Hall, la solita e brutta parodia della fede
Un film che serve a capire anche molte cose che oggi agitano la vita della Chiesa. Jimmy’s Hall è l'ultimo film di Ken Loach, autore di altre opere davvero interessanti. Ma in questo film la Chiesa cattolica in Irlanda è rappresentata come bigotta, chiusa, reazionaria, refrattaria al cambiamento, connivente con il potere.
Tolkien ci saluta. Chi ci difenderà adesso da Melkor?
Con l’episodio conclusivo della trilogia cinematografica de Lo Hobbit , si chiude il ciclo dedicato dal regista Peter Jackson al libro che rivelò lo straordinario talento narrativo di John Ronald Reuel Tolkien. Non avremo più altri film ispirati al mondo fantastico dello scrittore inglese. Che cosa resta oggi della sua eredità?