Natale cristiano scimmiottato: è la pubblicità, bellezza
Arriva il Natale e le pubblicità si adeguano alterandolo per farne perdere la portata. Ikea mette in scena un presepe con un cane al posto del bambinello, ma nega che si riferisca a una Natività; Ferrero promuove il calendario dell'Avvento, ma ad essere atteso non è Gesù, bensì Babbo Natale. Strategie di marketing che mostrano come quello cristiano sia il solo Natale possibile, ma deve essere scimmiottato per il business.
Ex islamista: "Mio padre mi segregò ma Gesù mi liberò"
Da piccola si domanda il senso di "un mondo crudele di cui non volevo far parte”. Fino al tentato sucidio, alla violenza e ai contatti con l'Isis. Ma "la Bibbia mi fologrò: Gesù è un Dio che chiede di amare i nemici". Ora, pur allontanata da casa, racconta la gioia cristiana ai musulamani.
L'Occidente autolesionista fa male anche all'islam - VIDEO
Davvero mostrare le violenze degli estremisti islamici è una forma di incitamento all'odio contro i musulmani? La domanda è d'obbligo viste le polemiche scoppiate tra Theresa May e Donald Trump. La risposta è ovviamante: no. La censura fa male a tutti, tranne che ai terroristi islamici. Ecco perchè.
Il veleno del generale e la fine della tregua in Bosnia
La creazione della Repubblica croata di Herceg-Bosna fu un autodifesa contro la radicalizzazione islamica dello Stato centrale. Ma la conferma delle condanne e il suicidio choc in diretta tv di Praljak rappresentano la fine della tregua tra croati e bosniaco-musulmani con conseguenze imprevedibili.
La Puglia che irride le sante e umilia le donne
«Mai più sante, solo donne» è lo slogan della Regione Puglia per la Giornata contro la violenza. Il messaggio è che le persone normali non sopportano “santamente” le sofferenze, ma reagiscono. In realtà le sante reagivano. Ecco come.
Quella (falsa) laicità di Stato, che odia il popolo italiano
Vietato pregare, bandita la statua della Madonna, espulse le immagini sacre: accade in questi giorni in una scuola di Palermo. Ma questo è solo l'ultimo episodio di una lunga serie e chissà quanti ne vedremo in prossimità del Santo Natale. Ma cancellare ogni segno visibile di appartenenza religiosa significa distruggere definitivamente il nostro popolo.
Conquista islamica in atto: i dati che confermano Wojtyla
Mentre il mondo cattolico si interroga se sia realistica la visione di Giovanni Paolo II sull'invasione islamica, un'inchiesta svela i drammatici dati tedeschi mostrando che la conquista è già in atto: la fede cattolica è evaporata, sostituita dalla massiccia costruzione di moschee. Ma nella Chiesa si grida ai crociati.
- SPOSE BAMBINE, LA VERGOGNA CHE NON VEDIAMO di Souad Sbai
Ddl "omofobia": l'appoggio di Maroni, il silenzio della Chiesa
Il presidente della Regione Puglia vuole una legge che obblighi ad educare secondo l'ideologia gender contro la libertà di espressione e di stampa "per spingere Roma ad approvarne una simile". Il tutto sta avvenendo, nel silenzio dei vescovi e con l'appoggio di Maroni, che la sta utilizzando come contropartita per il cammino dell'autonomia.
Prostituzione e aborti: non è accoglienza, ma schiavitù
Un abortificio spagnolo è accusato di aver aiutato la mafia nigeriana nel far abortire due sorelle costrette a prostituirsi. Una storia drammatica: vendute dalla sorella, le botte nel Sahara, la partenza in Libia e il salvataggio a Lecce. Fino in Spagna: una tratta che chiamiamo accoglienza.
"Viva gli sposi gay": tutti d'accordo, anche la Chiesa
Il referendum australiano sulle nozze gay dimostra che certi "successi" nascono dall'indottrinamento forzato di un popolo: iniquità e autoreferenzialità delle democrazie per confermare un consenso fabbricato artificiosamente. Col placet ecclesiastico.
Omofobia, i numeri flop di un falso allarme
La Stampa auspica l'urgenza dell'approvazione della legge sull'omofobia. Ma a smentirla arrivano i dati dell'Osservatorio sulla discriminazione di Polizia e Carabinieri: appena 13 casi dall'inizio dell'anno, in calo rispetto al 2016. Gay e trans molto meno discriminati di altre categorie, come i credenti, che sono in vetta. E quando discriminazione avviene a farla è un gay.
Brizzi, non è giustizia, ma gogna mediatica
Molestie nel cinema, ora tocca all'Italia col regista Brizzi. Ma è solo l’esasperazione di un andazzo che vede i resoconti giornalistici e i talk show sostituirsi alle aule di tribunale e decretare verdetti stroncatori o assolutori nei riguardi di personaggi pubblici accusati di gesti inqualificabili.