Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giuseppe Lavoratore a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Verso la luce

Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce (Gv 3,20)

Schegge di vangelo 30_04_2025 English Español

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». (Gv 3,16-21)

Gesù rivela a Nicodèmo che Dio ha mandato il Figlio non per condannare, ma per salvare il mondo e che il vero giudizio sta nella scelta tra la luce e le tenebre. L’amore di Dio non si esprime nel castigo, ma nel dono: il Figlio viene per offrire salvezza, non condanna. Tuttavia, la libertà dell’uomo gioca un ruolo decisivo. La luce – simbolo di verità e bene – è offerta a tutti, ma non tutti la accolgono. Alcuni preferiscono restare nell’ombra per non dover fare i conti con ciò che devono cambiare. Gesù ci invita a scegliere la luce, non con le parole, ma con opere autentiche, radicate in Dio. Le tue opere riflettono davvero la verità che dici di credere? Hai paura che qualcosa di te venga alla luce? Perché?