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L'INTERVISTA / OBAJTEK

«Tusk vuole processarmi per aver difeso Giovanni Paolo II»

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Doni all'Elemosineria papale e la reazione alle calunnie su papa Wojtyła diffuse da un giornale di sinistra: il "colpevole" è l'europarlamentare conservatore, cui l'attuale governo polacco punta a revocare l'immunità.

Attualità 07_10_2025
Alain ROLLAND - Imagoeconomica

L’8 maggio 2020 due grossi Tir con la scritta “Operazione Polacca di Aiuto al Vaticano” e con il logo dell’azienda Orlen varcarono l’ingresso del Perugino. I camion portavano un grosso carico di mascherine e disinfettanti, dono del colosso petrolifero polacco Orlen. I Tir erano attesi dall’ambasciatore della Polonia, Janusz Kotański e dall’elemosiniere di Sua Santità, il card. Konrad Krajewski. Come spiegò il rappresentante di Orlen le mascherine e i prodotti disinfettanti sarebbero destinati all’Elemosineria del Papa per aiutare le persone più vulnerabili nella situazione della dilagante pandemia: senzatetto, migranti, pazienti in case di cura, oltre alla Gendarmeria Vaticana e alla Guardia Svizzera. 
Da quei fatti sono passati 5 anni e l’ex amministratore delegato di Orlen, Daniel Obajtek, è un europarlamentare. Oggi al Parlamento europeo si vota per la revoca della sua immunità perché le autorità polacche vogliono processarlo, tra l’altro, per quel dono al Vaticano.
L’On. Obajtek per anni è stato amministratore delegato dell'azienda di carburanti ed energia Orlen, che ha diretto durante il governo PiS (Diritto e Giustizia, tra il 2015 e il 2023), quando la Polonia stava vivendo la sua crescita economica più dinamica degli ultimi anni.

Che cos'è Orlen?
Orlen è un'azienda di carburanti, energia e gas. Durante il mio mandato, è diventata la più grande azienda del suo genere nell'Europa centrale: era la 44° azienda più grande in Europa e la 135° al mondo. È diventata anche la quinta azienda in più rapida crescita al mondo. Ha avuto una forte influenza sulla transizione energetica non solo in Polonia, ma in tutta la regione. Orlen aveva un fatturato pari al 70% del bilancio statale. Abbiamo avuto grandi profitti: durante gli otto anni di governo del PiS, abbiamo guadagnato circa 25 miliardi di euro.

Lei è stato amministratore delegato di Orlen, ma ha perso il lavoro dopo il cambio di governo...
Sono stato amministratore delegato per sei anni. Ma Orlen è un'azienda statale, e quindi strettamente legata alla politica.

Il governo precedente ha lasciato il debito pubblico a un livello inferiore al 50% del PIL, mentre l'attuale governo lo sta aumentando...
Esatto, il precedente governo ha lasciato un debito pari al 48% del PIL e oggi, tenendo conto del bilancio del prossimo anno, il debito pubblico raggiungerà il 67% del PIL. Nel 2024, Orlen ha avuto un utile di soli 300 milioni di euro, mentre l'anno precedente, 2023 (sempre sotto il PiS), abbiamo avuto un utile di 5 miliardi di euro.

Chi ha portato la Polonia in una situazione economica così disastrosa?
La Polonia è governata principalmente da politici della Coalizione Civica di Tusk. Si tratta di persone che non hanno alcuna visione dello sviluppo del Paese. Persone che si allineano con la sinistra e con la corrente principale dell'UE, ovvero con le forze che effettivamente la governano. Ma queste forze gestiscono male l'Europa, motivo per cui tutti i Paesi europei si trovano oggi ad affrontare gravi problemi economici. Questo è un governo che ha ottenuto il potere grazie all’intervento di Bruxelles e, in particolare, di Ursula von der Leyen, che ha bloccato illegalmente i fondi per la Polonia. L'UE e il governo tedesco hanno fatto tutto il possibile per arrivare ad un cambio di governo in Polonia, perché non erano favorevoli allo sviluppo dinamico del nostro Paese.

Trump ha fatto appello ai Paesi dell'UE affinché pongano fine alla follia del Green Deal che ci porta al collasso economico dell'Europa…
Io, che gestivo la più grande azienda dell'Europa centrale e ora faccio parte del Parlamento europeo, lo dicevo fin dall'inizio. Il Green Deal è fanatismo, non razionalità. Implementando il Green Deal, stiamo perdendo competitività economica. Altri Paesi nel mondo non lo stanno implementando e quindi stanno traendo profitto dalla follia europea del Green Deal. Oggi, il Green Deal è solo una questione di visione del mondo, slegata dalla razionalità economica.

In Italia si discute sull'immunità di Ilaria Salis che, insieme a un gruppo di altre persone, ha massacrato in Ungheria presunti neofascisti. Il suo processo è stato interrotto perché Salis è stata eletta al Parlamento europeo. È un problema che tocca anche Lei: le autorità polacche hanno chiesto a Bruxelles di revocare la sua immunità perché la procura polacca vuole farle causa, tra l’altro, per aver limitato i diritti di stampa. Di cosa si tratta?
Come ho detto, con il PiS al potere abbiamo costruito una gigantesca azienda contribuendo al significativo sviluppo del Paese. Questo è stato possibile perché abbiamo frenato le attività delle mafie del carburante e dell'IVA. Il Gruppo Orlen vendeva giornali alle stazioni di servizio e il 7 ottobre si vota al Parlamento europeo per revocarmi l'immunità, accusandomi di aver limitato i diritti di stampa.

Perché?
Perché ho ordinato il ritiro dai nostri punti vendita di un numero del settimanale Nie (No), che offendeva il sentimento religioso dei polacchi, ovvero il sentimento di oltre il 90% della popolazione.

Bisogna spiegare che si tratta di una rivista fondata da un giornalista comunista, Urban, che fu portavoce di Jaruzelski durante la legge marziale, una sorta di Goebbels "rosso". Fondò una rivista anticlericale piena di contenuti blasfemi il cui obiettivo era combattere la Chiesa, i valori religiosi e patriottici, seminando odio verso il clero.
Sulla copertina di un numero di quella rivista c'era Giovanni Paolo II con una croce, e sulla croce c'era una bambola nuda. Giovanni Paolo II, simbolo del nostro Paese e del cristianesimo, trattato in questo modo! È stata una chiara violazione del sentimento religioso! Ecco perché ho deciso di ordinare il ritiro di questo numero dalla vendita. Non si è trattato di una restrizione dei diritti di stampa ma si impediva di calunniare Giovanni Paolo II e profanare la croce di Cristo. Ed ora l'attuale governo vuole privarmi dell'immunità, tra le altre cose, per questo.

È stato anche accusato di aver donato aiuti al Vaticano durante la pandemia...
Orlen ha donato al Vaticano mascherine, disinfettanti e tute di cui c'era tanto bisogno nel periodo della pandemia. E la procura polacca sta ora indagando su questo dono della nostra azienda e sta interrogando delle persone coinvolte. Come se un'azienda con miliardi di fatturato non potesse sostenere il Vaticano durante la pandemia. È uno dei motivi per cui mi si vuole revocare l'immunità.
Sono azioni politiche vergognose, perché l'immunità non viene revocata in casi simili. Si tratta di una vendetta puramente politica e di una forma di persecuzione contro i cattolici e i politici della destra. Se l'azienda si sente lesa da questo dono al Vaticano, può intentare una causa civile.



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