Ungheria, Polonia: il Papa le ringrazia, l'Ue le bacchetta
Papa Francesco ha ringraziato la Polonia per il suo sforzo titanico che sta compiendo nell'accoglienza di quasi 3 milioni di profughi di guerra ucraini. Ed ha ricevuto Orban, donandogli una medaglia di San Martino, riconoscendo il suo altruismo. Ma l'Ue non aiuta i due Paesi e insiste nel volerli punire, accusandoli di violare i valori europei.
Orban è stato scelto di nuovo dal popolo ungherese
I risultati parlano chiaro, la coalizione dei partiti di Orban, avversata da tutti, ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, i risultati referendari confermano, con ben oltre il 90% dei consensi, le politiche che tutelano i bambini e ragazzi dall’indottrinamento LGBTI. La grancassa della propaganda europeista non ha spostato i risultati: il popolo ha scelto.
Katalin Novak, la presidente che difende vita e famiglia
Katalin Novak è stata eletta presidente dell'Ungheria, la più giovane nella storia democratica del Paese. Cristiana, è stata prima ministro degli Esteri e poi della Famiglia e Gioventù, posizione dalla quale ha condotto le migliori politiche a favore della famiglia e della natalità. È pronta al braccio di ferro con l'Ue per difenderle.
Ungheria e Polonia contro il super-Stato, ricorso respinto
La Corte di Giustizia dell’Ue ha respinto il ricorso di Ungheria e Polonia. I due Paesi dell’Europa centrale chiedevano di annullare il regolamento che permette all’Ue di sospendere i pagamenti provenienti dal bilancio europeo agli Stati membri in cui “lo Stato di diritto è minacciato”. È un passo ulteriore verso il super-Stato europeo
Polonia e Ungheria, governi colpevoli di essere cristiani
In Polonia e Ungheria, le opposizioni, spalleggiate dall'Ue, lanciano una campagna preventiva. L'Ungheria, per la sua legge contro la pedofilia, su cui si terrà un referendum, è accusata di discriminare gli LGBTI, la Polonia di diseducare i bambini nelle scuole dove sono vietate le lezioni di ONG pro aborto e gender.
Consiglio Europeo, dopo la Merkel sarà il diluvio
Ultimo Consiglio Europeo a cui partecipa la Merkel, unica leader che sa ricucire le tensioni. Poi avverrà quasi certamente una spaccatura su tutti i temi più forti in discussione. Ursula von der Leyen si fa portavoce dei Paesi occidentali contro i valori cristiani di Polonia e Ungheria. E anche sull'immigrazione l'Ue è profondamente divisa.
L'incontro tra Orban e il Papa? Ci interessa ben altro
Per la visita del Papa ieri a Budapest, tutti i fari dei media puntati sull'incontro tra Francesco e il premier ungherese Orban. Ma il papa è andato per chiudere il Congresso Eucaristico internazionale, ed è questo evento - ignorato dai media - che invece ci interessa, perché nell'Eucarestia c'è il centro della nostra vita e dobbiamo imparare a non smarrirlo mai.
Gay diktat dall’Ue, ma l'Ungheria contrattacca
Prosegue il ricatto di Bruxelles sui fondi: la ragione principale sta nel “no” dell’Ungheria all’indottrinamento Lgbt nelle scuole. Attacchi (pittoreschi) perfino di Hamilton e Vettel. La Norvegia nega i Norway Grants, ma il Governo Orban fa ricorso. E va avanti con il referendum sulla legge anti-pedofilia.
Il pregiudizio Ue contro Polonia e Ungheria
Polonia e Ungheria sono sotto accusa l'una per la legge "anti-Lgbt" e l'altra per una presunta violazione dell'autonomia della magistratura. Ma in Spagna e Austria i governi rispettano ancor meno la magistratura. E nessuno dice nulla.
Educare i propri figli è un diritto. L'Ungheria si difende dall'Ue
"La domanda può essere formulata in questi termini: chi ha il diritto di decidere su quale tipo di educazione sessuale devono ricevere i suoi figli? Noi crediamo che questo diritto appartenga, prima di tutto, ai genitori". Nemeth Zsolt, presidente Commissione Esteri nel Parlamento dell’Ungheria, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana il senso della legge condannata da Ursula von der Leyen e bollata come discriminazione "anti-Lgbtq". Su Budapest si sta concentrando una tempesta perfetta nell'Ue, fatta di pressioni legali e, da ieri, anche economiche. Eppure il governo ungherese, oltre che difendere l'autonomia degli Stati membri, non fa che riproporre la libertà di educazione.
- LA ZAN IN SENATO, RENZI DECISIVO di Nico Spuntoni
No a pedofilia e gender, ma i media attaccano l’Ungheria
Il Parlamento ungherese approva una rigorosa legge antipedofilia, con aggravi di pena per pedofili e autori di pornografia infantile. Un emendamento vieta l’indottrinamento Lgbt verso i minorenni e si scatena il finimondo, con articoli-fotocopia da parte del mainstream mediatico globale, dalla Reuters alla Bbc.
Mindszenty, la bilocazione di Padre Pio e la Messa in cella
Primate d’Ungheria dal 1945, il cardinale József Mindszenty venne arrestato dal regime comunista che lo torturò e umiliò in tutti i modi. Nei suoi otto anni in prigione, l’oggi venerabile ricevette la visita in bilocazione di san Pio da Pietrelcina, che gli portò in cella l’occorrente per celebrare l’Eucaristia e confermò poi il fatto al commendatore Angelo Battisti. Sabato, in quella stessa cella, è stata celebrata una Messa per impetrare la beatificazione di Mindszenty.