Myanmar: il golpe e i Rohingya, le percezioni cambiano in fretta
Del Myanmar, finora, si parlava solo per la persecuzione dei Rohingya e se ne attribuiva la colpa ad Aung San Suu Kyi. Adesso la leader democratica è tornata ad essere vittima e si scopre che i veri colpevoli dei massacri erano i militari. Ma quanto è pesato il discredito occidentale sulla "Signora"?
Rohingya, i rifugiati di cui nessuno parla
Vivono ammassati nel complesso di campi profughi di Cox’s Bazar, in Bangladesh, in condizioni estreme di disagio, ansiosi di tornare in patria e scoraggiati a farlo dai loro leader e dalle ong
Myanmar, un paese del tutto impreparato all’epidemia
Con 80 respiratori in tutto il paese e un sistema sanitario tra i peggiori del mondo, lo Myanmar non è attrezzato contro il coronavirus. I profughi nei campi sovraffollati sono i più vulnerabili
Nei campi profughi di Cox’s Bazar in Bangladesh in attesa del Covid-19
Se il virus entrasse nel sovraffollato complesso di campi profughi in cui vivono quasi un milione di rifugiati Rohingya sarebbe impossibile arginarne la diffusione
Myanmar: falsa democrazia che vieta il voto ai religiosi
Ormai il mito della paladina della democrazia birmana "coccolata" da Obama e dal mondo liberal si è infranto. Anche Aung San Suu Kyi è legata a Pechino e le minoranze subiscono gravi discriminazioni al punto che i membri degli ordini religiosi non possono votare. Ad alzare la voce è stato il cardinale Charles Maung Bo che le scorse elezioni aveva sperato nel cambiamento.
Nuovi dettagli sull’attacco del 27 gennaio ai cristiani rifugiati in Bangladesh
Gli aggressori non hanno risparmiato donne e bambini, hanno rapito una famiglia, ne hanno costretto una figlia minorenne a sposare un musulmano e hanno demolito l’unica chiesa del campo
Rohingya musulmani attaccano i Rohingya cristiani
25 famiglie cristiane ospiti del campo profughi Cox’s Bazar, in Bangladesh, sono state aggredite da centinaia di musulmani. Per le autorità è una lite degenerata, per i cristiani si tratta di odio religioso
È pronta in Bangladesh un’isola per 100.000 Rohingya
Il governo bengalese inizierà il trasferimento dei rifugiati musulmani Rohingya nell’isola di Bashar Char per alleggerire la tensione nei campi sovraffollati di Cox’s Bazar
Riaprono le scuole battiste nello stato Shan del Myanmar
Dopo oltre un anno gli antigovernativi dello United Wa State Army hanno permesso la riapertura delle chiese protestanti nello stato Shan. Restano ancora chiuse tutte le chiese e gli edifici cattolici
I rifugiati birmani in Bangladesh non vogliono tornare nel Myanmar
Da quando è stato avviato il programma di rimpatrio volontario dei rohingya, concordato dai governi dei due paesi, hanno accettato di tornare in patria meno di 500 persone su oltre un milione
Padre Cremonesi, missionario secondo il cuore di Gesù
Martire in Birmania, dove fu missionario per oltre 27 anni, padre Alfredo Cremonesi (†1953) aveva già da seminarista l’ardente desiderio di andare in missione per «gridare a tutti e predicare la Buona Novella», annunciando instancabilmente Gesù «con la parola e con l’esempio, con la penna e soprattutto con la preghiera». Oggi la sua beatificazione a Crema, dopo il riconoscimento del martirio in odium fidei.
Pronto un piano di rimpatrio volontario per i Rohingya, ma nessuno si presenta
Per la terza volta un piano di rimpatrio dei musulmani birmani rifugiati in Bangladesh sembra destinato a fallire. Sotto accusa i loro leader e le Ong che per interesse li dissuadono dal rientrare