Dialogo di pace a Doha, guerra di nervi fra Israele e Iran
A Doha si cerca l'accordo fra Hamas e Israele, per lo scambio ostaggi in cambio di tregua. Mentre continua la guerra di nervi dell'Iran che annuncia, ma rimanda, l'attacco a Israele.
Medio Oriente: in attesa che il peggio arrivi, dopo la morte del capo di Hamas
Haniyeh, il capo politico di Hamas, è stato ucciso da un raid israeliano a Teheran. Umiliazione per l'Iran, che ora grida vendetta. Ma nell'economia del conflitto cambia poco. L'ideologia di Hamas è ancora viva e morto un capo ne subentrerà un altro. Aumenta il rischio di escalation.
- Quando è lecito uccidere un leader in guerra, di Tommaso Scandroglio
Rappresaglia: Israele uccide Shukr a Beirut e Haniyeh a Teheran
Dopo la strage di Majdal Shams del 27 luglio, ad opera di Hezbollah, Israele risponde con un raid mirato, a Beirut. Ucciso uno dei capi del Partito di Dio, Fuad Shukr. La mattina successiva, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran.
Medio Oriente, per la Palestina i nuovi accordi Made in China
Ruolo inedito per la Cina in Medio Oriente: mediatrice fra Hamas e Fatah, per spingere i palestinesi all'unità nazionale dopo la guerra a Gaza. Pechino dimostra un attivismo diplomatico sempre crescente.
Khan Younis, la caccia ai leader di Hamas costa 90 morti
Il pesante raid nel campo profughi di al-Mawasi aveva come obiettivo il capo dell'ala militare di Hamas Mohammed Deif, di cui non si conosce ancora la sorte. Come reazione Hamas si è ritirata dalle trattative per il cessate il fuoco.
Gaza: flebili prospettive di pace. Hamas e Israele indecisi sul piano Biden
Il presidente Usa Joe Biden vuole la pace tra Israele e palestinesi e presenta un piano in tre fasi. Hamas, che pure non esclude, aspetta il parere dei suoi capi a Gaza. E Netanyahu, se accetta, rischia di perdere il governo. La guerra potrebbe durare ancora a lungo e allargarsi alla Cisgiordania.
Nethanyahu stretto tra Hamas e la sfiducia degli israeliani
Strage nel campo profughi palestinese dopo l'attacco missilistico del movimento islamico verso Tel Aviv. Per Netanyahu è "un tragico incidente", ma deve vedersela anche con la rabbia e il dolore dei familiari degli ostaggi ancora in mano ai miliziani.
Giocano al jihad, gli studenti pro-Palestina scherzano col fuoco
Rettorato occupato per due giorni all'università di Torino dalla nuova "Intifada studentesca". Toni, modi e slogan da jihadisti: i collettivi scherzano col fuoco.
Guerra a Gaza: gli accordi di pace sfuggono di nuovo
Gaza: trattativa ancora in corso, ma accordi rinviati perché Hamas alza il tiro delle richieste. Devastazione senza fine e fiducia distrutta fra le comunità religiose.
Un Sessantotto palestinese nelle università americane
Con più di 100 università in agitazione, quello per la Palestina è il movimento studentesco più vasto dai tempi della guerra del Vietnam. Fra i manifestanti, la maggioranza è estranea alla popolazione universitaria. Sempre più università chiamano la polizia per far sgomberare le occupazioni. L'Onu condanna la polizia. E l'Iran gode.
La "vendetta" di Netanyahu è un boomerang per Israele
Stretto tra la scelta di attaccare Rafah o trovare un accordo con Hamas per cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, il premier israeliano si è infilato in un vicolo cieco, incapace di annientare Hamas senza sterminare i civili palestinesi.
Università pro-Palestina, un nuovo Sessantotto negli Usa
L'Università Columbia manda a casa gli studenti e chiama la polizia. Arresti anche a Yale. La protesta pro-Palestina negli Usa degenera e diventa violenta contro gli ebrei.