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la polemica

Soros finanzia il terrorismo antifa? Nuovi indizi dagli Usa

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Un nuovo rapporto del Capital Research Center (CRC) di Washington presenta solide prove a sostegno delle accuse verso l’Open Society Foundations di finanziamento di organizzazioni di terrorismo interno negli USA.

Esteri 01_10_2025

Si stringe l’indagine intorno a George e Alex Soros e al loro malvagio nework di organizzazioni di sinistra illiberale e anticristiane, spesso molto vicine all’antagonismo e terrorismo di molti paesi, inclusi gli USA. Emergono sempre più prove concrete di come il magnate filantropo della società libera, in realtà volesse solo promuovere una caotica e violenta confusione individualista e anti cristiana, per avvantaggiare al meglio i propri, diretti e indiretti, guadagni ed influenze politiche. Secondo quanto rivelato venerdì da diverse fonti, tra cui il New York Times e l’Abc, più d'una mezza dozzina di uffici del procuratore generale degli Stati Uniti in tutto il Paese hanno ricevuto l'ordine di predisporre le indagini su uno o più gruppi di ONG finanziate da George Soros.

La notizia arriva poco dopo che alcune fonti hanno riferito ai giornalisti che l'FBI sta indagando su gruppi di sinistra per possibili legami con l'omicidio di Charlie Kirk. In questi stessi giorni, un nuovo rapporto del “Capital Research Center” (CRC) di Washington, presenta solide prove a sostegno delle accuse verso l’“Open Society Foundations” di finanziamento di organizzazioni di terrorismo interno negli USA. Prove che secondo i ricercatori del CRC, potrebbero «costituire la giustificazione per varie azioni di responsabilizzazione», tra cui forse la revoca dello status di esenzione fiscale della Open Society Foundations, con il conseguente crollo del castello di trame e interessi oscuri che circonda l’enorme piovra di organizzazioni e associazioni create, sostenute e controllate da Soros. 

Secondo il report, George Soros, ha elargito più di 80 milioni di dollari a organizzazioni che elogiavano i terroristi o incitavano alla violenza nelle proteste negli soli  Stati Uniti d’America. Il CRC dimostra come Soros, attraverso la sua Open Society Foundation, abbia distribuito decine di milioni di dollari a gruppi che intraprendono o sostengono azioni che rientrano nella definizione di «terrorismo interno» dell'FBI. Ad esempio, dal 2020, la Open Society Foundation ha donato 400.000 dollari al “Center for Third World Organizing”, che si vanta di «aver partecipato alle proteste con la gente in strada», a sua volta e grazie a queste donazioni liberali il “Center for Third World Organizing” ha consolidato gruppi radicali nel suo network, tra cui la “Ruckus Society”, i cui fondatori e dirigenti promuovono corsi e tattiche di rivolta anche violenta che «potrebbero essere definite illegali». La rete di organizzazioni include anche il «BlackOUT Collective», coautore di una guida pro-Hamas che glorifica gli attacchi del 7 ottobre e fa riferimento a un manuale per i rivoltosi violenti della “Ruckus Society”.

Lo stesso documento del “Capital Research Center mostra come la Open Society Foundations abbia inoltre fornito 1.850.000 dollari a “Dream Defenders” e 18 milioni di dollari al “Movement for Black Lives”, che hanno collaborato con “BlackOut Collective”  nella creazione della guida pro-Hamas. La rete del male e del caos non si ferma qui perchè il documento di CRC, tra l’altro, mostra come, attraverso il sostegno finanziario al “Sunrise Movement” e alla coalizione “Stop Cop City/Defend the Atlanta Forest”, l’Open Society Foundations abbia in realtà sotenuto i gruppi di terrorismo anarchico di “Antifa”, anche attraverso cauzioni, difesa legale e sostegno materiale come munizioni, droni e apparecchiature di sorveglianza.

Il 25 settembre, l’“Open Society Foundations” ha voluto pubblicare una dichiarazione ufficiale in cui si legge che l’organizzazione di Soros «condanna inequivocabilmente il terrorismo e non finanzia il terrorismo. Le nostre attività sono pacifiche e legali e i nostri beneficiari sono tenuti a rispettare i principi dei diritti umani e a conformarsi alla legge. Queste accuse sono attacchi politicamente motivati alla società civile, volti a mettere a tacere le opinioni con cui l'amministrazione non è d'accordo e a minare il diritto alla libertà di parola sancito dal Primo Emendamento. Quando il potere viene abusato per privare alcune persone dei loro diritti, mette a rischio i diritti di tutti. Il nostro lavoro negli Stati Uniti è dedicato al rafforzamento della democrazia e alla difesa delle libertà costituzionali. Sosteniamo il lavoro che svolgiamo per migliorare la vita negli Stati Uniti e in tutto il mondo».

In effetti, l'organizzazione Soros è il centro nevralgico dell’enorme team di raccolta fondi chiamata “Arabella Advisors”, formalmente una società di consulenza che supervisiona una manciata di organizzazioni no profit, tutte impegnate in una moltitudine di progetti per la promozione di ideologie inumane e organizzazioni di sinistra dedite ad ogni sorta di attentato ai valori cristiani. Le sette organizzazioni no profit della rete Arabella, solo nel 2023 hanno erogato quasi 1 miliardo di dollari in donazioni per cause prevalentemente di sinistra e favorire candidati giudici e parlamentari estremisti.

Miliardi che direttamente e indirettamente la Open Society Foundations ha elargito per anni in Europa per la creazione, il sostengo e le iniziative di ONG satelliti nella sola Europa, molte delle quali incredibilmente finanziate anche dalla Commissione europea, in una partnership volta a contrastare valori umani, cristiani e fondanti la civiltà del continente, oltre che contrastare i governi conservatori del nostro continente. Nel giugno scorso già un’altra ricerca sui legami pericolosissimi tra Open Society di Soros e organizzazioni estremiste di sinistra e islamiste (in particolare legate ai Fratelli Musulmani), autodefinitesi “per la giustizia sociale” e lo “sviluppo democratico”, aveva confermato le gravi ombre che accompagnano da sempre la filantropia di George Soros. 

C’è da sperare che la dichiarazione di Donald Trump di fine agosto scorso abbia seguito e finalmente si incriminino, secondo la legislazione antiterrorismo e antimafia americana RICO sia George e Alex Soros che i dirigenti della Open Society Foundations degli USA e, ovviamente, quelli sparsi nel mondo. Un esempio? I dirigenti del “Marshall Fund Tedesco”, lautamente finanziato da Soros, hanno chiesto lo scorso 11 settembre al Congresso USA di intervenire contro l'Ungheria, la Slovacchia e la Bulgaria, tre paesi che contrastano le interferenze politiche estere e la regressione civile e anticristiana promossa dalla Open Society Foundations e dalle sue propaggini associative. In tutto ciò, la scelta della Commissione Von der Leyen di finanziare il gruppo di giornalisti investigativi a cui Soros fa riferimento, è oltremodo inquietante.