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Ancora un sequestro di persona

Rapito in Nigeria padre Oliver Buba

È stato sorpreso di notte dai rapitori mentre si trovava nel refettorio della sua parrocchia, nella diocesi di Yola

 

Dalla Nigeria arriva la notizia del sequestro di un altro sacerdote, a pochi giorni da quello di padre Basil Gbuzuo, nelle mani dei rapitori dal 15 maggio. Si tratta di padre Oliver Buba, rapito verso l’una di notte del 21 maggio a Bare, nel refettorio della canonica della parrocchia di Santa Rita che fa parte della diocesi di Yola e si trova nello stato di Adamawa. Nel dare la notizia, monsignor Stephen Dami Mamza, vescovo di Yola, ha chiesto a tutti i cristiani e a tutte le persone di buona volontà di pregare con fervore perché ritorni presto a casa sano e salvo. Il portavoce della polizia dello stato ha dichiarato che l’unità operativa anti sequestro sta perlustrando tutta la regione per trovare i malviventi e salvare padre Buba. L’Adamawa si trova nel nord est del paese, mentre il rapimento di padre Gbuzuo si è verificato nel sud est, non lontano dalla capitale Abuja. Nessuna parte della Nigeria è ormai libera dalla piaga dei sequestri di persona a scopo di estorsione che colpiscono da tempo soprattutto persone di ceto medio, in grado di pagare riscatti molto inferiori a quelli che possono essere estorti a persone facoltose e importanti che però sono più difficili da cogliere indifese perché si possono proteggere con sistemi di allarme, guardie del corpo, guardiani e, se si tratta di politici, scorte armate. Nonostante le dichiarazioni di impegno da parte delle forze di sicurezza, le bande armate agiscono pressoché incontrastate tanto da riuscire a compiere anche sequestri di massa, arrivando ad attaccare campus e istituti scolastici in pieno giorno. Il giorno prima del rapimento di padre Buba, decine di uomini armati incappucciati e in uniforme militare hanno invaso le vie di Dawaki, un distretto suburbano della capitale, sparando a raffica. In tutto hanno catturato 22 persone, un vero e proprio rastrellamento. La vicinanza alla capitale in questo caso ha permesso l’arrivo tempestivo di numerosi agenti di polizia. Durante lo scontro a fuoco che è seguito, i rapitori hanno avuto la peggio e tutte le persone rapite sono state liberate. Il sequestro più clamoroso è stato messo a segno nel 2022 quando degli uomini armati hanno attaccato addirittura un treno sulla linea ferroviaria che collega Abuja a Kaduna, capitale dello stato omonimo, e hanno portato via 62 persone, di alcune delle quali non si hanno mai più avute notizie.