L’olio che conta davvero
Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade (Mt 25,1)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora». (Mt 25,1-13)
In un discorso di sant’Agostino le dieci vergini simboleggiano le anime di chi segue Gesù, almeno in apparenza. Cinque di esse sono prudenti, le altre cinque no. Il numero cinque richiama i sensi del corpo umano, che vanno custoditi e purificati per restare fedeli al cammino di Cristo. La lampada rappresenta le buone azioni, e l’olio che la alimenta è l’amore autentico. La vergine stolta è l’immagine di chi compie opere buone solo per ottenere approvazione dagli altri, mentre la vergine saggia agisce per rendere gloria a Dio. Ecco perché chiediamo a Dio di liberarci dalla vanità, uno dei vizi più subdoli. Perché fai del bene: per amore o per farti notare? Come custodisci i tuoi sensi dalle tentazioni?